2.5 Stars ( )

Nope.

Nope nope nope.

I keep seeing the word “original” used to describe this book, as if that automatically means “good”. It doesn’t. Originality is a nice quality when seen in combination with other positive things, like strong characters, excellent world building, or vivid imagery. Originality on its own just means somebody hasn’t thought of it yet. It’s new.

I might come up with the idea of writing a story about vampires that live in trees and communicate by doing gymnastics. Original? Sure. Good? No, it’s just dumb.

So, when I read about drooly vampires that laugh by scratching their wrists and make out with each other by doing some kind of weird elbow move, am I impressed because no one has ever come up with this before? Nope. Because it’s just dumb.

I was wavering on this anyway, and then I got to the part where the main character is being fed incorrect information about humans and starts imagining the “wrong” ideas humans might get about vampires (who I think are just referred to as “people”, but we know what they are). He then lists a bunch of the traditional vampire traits, as well as many from contemporary novels, as if they’re the ridiculous ones. Insufferable.

I looked up some reviews of the book, confirmed that it wasn’t going to get any better, and happily stopped reading on page 88.

I picked this up because of the author blurbs (despite the word “unputdownable”, which I hate), mainly the one by Richelle Mead, who I usually like, and because it was marketed as being like Hunger Games with vampires. Well, of the latter, I should have known better. You can’t get a dystopia these days without Hunger Games being mentioned in the marketing, and it's never true. But I’m going to hold the blurb against Richelle Mead for a while.
( )

Cuando caiga el sol, empieza a correr. A sus diecisiete años, Gene lucha por sobrevivir en una sociedad en la que los humanos han sido devorados por la raza dominante y se encuentran al borde de la extinción. Cuando es reclutado para participar en la caza patrocinada por el gobierno con el propósito de encontrar a los pocos supervivientes, no sólo debe aprender el arte de la lucha, sino también eludir las crecientes sospechas de sus compañeros respecto a su verdadera naturaleza.

Recensione presente qui http://thereadingpal.blogspot.it/2016/10/recensione-19-hunt.html


Non dimenticare mai chi sei.


The Hunt è un libro davvero promettente e che sembra piuttosto interessante. Gli Eminidi (gli Umani) sono stati soppiantati dalla Gente (vampiri), che da loro la caccia fino quasi all'estinzione. Gene deve nascondersi tra loro e diventa sempre più difficile, per via del suo odore e delle sue caratteristiche umane quali le espressioni facciali, la peluria, la sete, la fame di cibo vero e non solo carne sanguinolenta. Per sopravvivere deve reprimere i suoi bisogni e vivere nell'oscurità. A complicare le cose c'è Ashley June, per cui lui ha una cotta... Ma è una di Loro, e quindi off-limits.
La Gente ha creato una società diversa da quella degli umani ma allo stesso tempo simile, dettata però dal bisogno di vivere durante le ore notturne e il pericolo di morire se esposti alla luce solare. Per spostarsi usano i cavalli, e mangiano carne cruda di animali perché gli Eminidi sono (o quasi) estinti.
Fin qui, è tutto piuttosto interessante. Ci sono però dei particolari che mi hanno confuso. Quando i Cacciatori vengono scelti e portati all'Istituto dove verranno "addestrati" per la caccia agli Eminidi, Gene non riesce a lavarsi con regolarità, quindi emana odore di Eminide ogni volta che fa uno sforzo. Ma io dubito fortemente che in tutti questi anni non si sia agitato in mezzo a tutti quei predatori, non abbia sudato, non abbia fatto espressioni che lo avrebbero tradito e condannato a morte. Lavati quanto vuoi, ma non è una cosa che possiamo controllare. Specialmente se quelli che ti danno la caccia sono sempre attorno a te, in ogni momento della tua vita.
Non so neanche se mi sono spiegata bene.
Comunque, il libro rimane interessante e continuerò a leggere la trilogia. E' una storia particolare e intrigante, al contempo simile e dissimile alle solite storie distopiche. ( )

The book was a Hungergames style book with vampires. ( )