Livia Llewellyn

If there is a subgenre called Ligottian erotica, well, this is it. Llewellyn's brand of erotica will make you squirm before it gives you a stiffy though. Some worked and some seemed overworked but overall there was one mostly effective grim vision of sex, death, and oblivion here.

Panopticon: a somewhat pointless tone poem that seemed about average to me.

Stabilimentum: I'm not personally particularly creeped out by arachnids but this did work for me more in the vein of the hopelessness than raw horror. I liked it.

Wasp & Snake: Well I forgot what it was about right after I finished it. That tells you something.

Cinereous: Now we're talkin'. French Revolution, zombies, plague. They really did look into the faces of decapitated heads to see if there were signs of post guillotine lividity. I liked this one a lot.

Yours is the Right to Begin: I have no idea what is going on here even after reading it twice. It has something to do with Dracula, or Vlad Tepes, or Mina Harker. One of the problems I had is it plays fast and loose with Stoker's Dracula. It changes to rules to make the crosses and garlic ineffective. It's alright to play fast and loose with vampires (who hasn't these days?), but not name check Stoker and then change all the Stoker rules. That makes it not work, see? Make up your own stuff from the start.

Lord of the Hunt: I liked it. The eroticism that characterizes a lot of Ms. Llewellen's tawdry little recountings works here and I liked this story.

In the Court of the Cupressaceae, 1982: Bad erotica, even with a cowl thrown over it, is still bad erotica. I always wonder about men who write this sort of thing but I really wonder about women who do. Do they still feel like feminists?

There is a monolithic paragraph of all caps "New Wave" (god I hate that particular genre badge) bands that I suppose is the "flier" of the story. Presumably this formed some sort of inspiration. Somehow Elvis Costello, Generation X, and The Vapors don't seem to fit into the same goth inspiration as say Bauhaus or Joy Division.

Anyway, someone ends up bondage raped by something that is going to appear as picnic furniture in Home Depot tomorrow. In the end my rising gorge wouldn't let me swallow the Ligottian knot the author tried to jam down my throat as it seemed almost an afterthought.

It Feels Better Biting Down: Super weird tale of twin "sisters" that I suspect are misunderstood (and feared) by their parents. Same for the neighbor lady.

and Love Shall have no Dominion: I have no idea what this one is about. It spends a lot of time trying to be social media cool but it was lost on me.

The Last, Clean, Bright, Summer - Thomas Ligotti's Family Vacation. Brilliant.

The Unattainable - Nice turnaround story - the old switcheroo.… (meer)

Recensione sul blog: http://thereadingpal.blogspot.it/2017/11/recensione-146-profondita.html

"Io sono il profondo"

Finalmente ho letto Profondità, prima opera della Llewelynn a cui mi sono approcciata. Non sapevo cosa aspettarmi e avevo dimenticato pure di cosa parlava, veramente. Sigh. Comunque, sono felice che la Me Passata abbia deciso di comprarlo.
Gillian ha una capacità particolare. Riesce a parlare con la pietra, a modellarla. Dopo anni nelle miniere, riesce a trovare una posizione lavorativa migliore. O così spera. Ma le cose non sono così come paiono.
Devo dire che le prime pagine mi sono risultate un pochino noiose, ma poi la storia è diventata davvero interessante ed è come se avesse preso vita. L'ho trovata diversa da quello che leggo di solito: in un certo è senso è più "oscura". Non ci sono eroi od eroine, non c'è qualcosa che mi è parso davvero malvagio (anche se può apparire così ad altri). Insomma. Gillian, per come si rivela essere davvero alla fine, e anche il "dio" degli altri personaggi, mi hanno dato più una impressione di "grigio" e di neutralità più che qualcosa di marcato. Anche se, alla fine, la storia di Gillian risulta abbastanza terrificante.
I personaggi sono ben costruiti, e fino alla scena finale sappiamo e capiamo solo quello che Gilian sa e capisce. Poi la rivelazione, che ho trovato grandiosa ed inaspettata.
Emanuel è l'altro personaggio che conosciamo fin da subito, e si rivela diversissimo da quello che vuol far crede. Che comunque traspare dal suo atteggiamento. Ma il personaggio che più ho preferito, oltre a Gillian, è la sibilla. Nel complesso è la più interessante, complessa, orribile.
Pur essendo così breve, poi, l'autrice riesce a creare un intero mondo molto diverso dal nostro e riesce a farci vedere Obsidia, una città che non da compromessi e che è molto particolare. Cupa. Forse a tratti crudele. Il fatto che la Llewellyn sia riuscita a farmi davvero vedere la città è un grosso punto in più. Di solito con racconti brevi e simili non riesco a immaginare granché o a connettermi con i personaggi.
La scena che più ho preferito, e che sicuramente ho immaginato meglio, è quella dove tutto viene rivelato. Ovviamente non posso parlarne perché è uno spoiler, ma è davvero il passo che più mi ha impressionata, e penso anche scritto meglio.
Lo stile della Llewellyn, poi, cattura e non lascia andare. Queste poche pagine sono state lette l'una dopo l'altra e non mi sono neanche accorta di essere arrivata alla fine. Cosa rara, ultimamente, perché con alcuni libri mi trovo letteralmente a contare quante pagine mi mancano...
Nel complesso è stata una lettura che mi ha davvero soddisfatta, e spero di poter leggere qualcos'altro di questa autrice.… (meer)