Charles Eric Maine (1921–1981)

Once again Maine's mixture of mystery and, mostly realistic, SF makes a good story. As with most of Maine's books this one has good characters and a good story with a little Science Fiction in the mix. His SF is not far in the future or involving aliens. His style of SF is about real people in the 20th century who are using technology just beyond what he saw around him. There were no western launched satellites in his day but he knew they were coming.
I never expect to give his books more then three stars but he surprised me with this one.… (meer)

Charles Eric Maine is an interesting writer. Some of this British author's other works have a bit Raymond Chandler mixed with SF. Not all of his books are good but I will read every one of them to find the jewels. This book is one of the jewels. It is a fun and disturbing read.

This is an early effort to realistically describe Moon science. For a 1957 book about a moon landing/crash it is very well researched and imagined. It focuses on the struggle for survival against the elements by flawed individuals. If the moon doesn't kill you the battle for the remaining resources will. Maybe there are no heroes. This one is going to stay with me for a while.… (meer)

Delaney è un giornalista americano che è stato temporaneamente ceduto dal suo giornale a una grande rivista inglese, il "View Magazine" con sede a Londra. A Londra c'è il Tamigi, e in questo fiume, come in ogni corso d'acqua che si rispetti, ogni tanto viene ripescato qualcuno, annegato o ancora vivo, uomo o donna, suicidi o ubriachi o vittime di incidenti. Un giornalista quindi non si emoziona molto quando succede una cosa del genere. Però il giorno in cui vede la fotografia di un uomo di mezza età disteso su una barella dopo essere stato ripescato dal Tamigi, Delaney se ne preoccupa, eccome. Se ne preoccupa tanto da mettersi in guai molto seri, perchè Delaney è fatto in modo che non esita a rischiare tutto per andare a fondo di un suo sospetto. E in quel particolare caso Delaney sospetta che l'uomo del Tamigi sia lo scienziato atomico Stephen Rayner. Ma il dottor Rayner sta lavorando tranquillamente nei laboratori dell'Istituto Brant. Ha qualche cerotto sulla faccia perché è appena uscito da un incidente di macchina, ma questo non significa niente. Anche gli scienziati possono avere un incidente come chiunque altro. Eppure Delaney, più cocciuto di un mulo, continua a seguire il suo fiuto. I casi sono due: o ha messo le mani sul più grosso colpo giornalistico dell'anno, o sta commettendo il più colossale errore della sua carriera.… (meer)