Laurent Martin (1) (1966–)

questo libro mi è arrivato in regalo e ne sono stata contentissima, ancor più perché si tratta di un bel libro.
L'ho letto in meno di due ore, un po' perché è piccolino, ma soprattutto perché la vicenda narrata e lo stile incalzante dell'autore ti galvanizzano l'attenzione e non ti permettono di far altro che leggere sino alla fine.
un noir, un giallo e fin qui nessuna novità (ci sono così tanti gialli e neri in giro...) ma questo è ambientato in un quartiere ghetto di una non ben definita città. Un quartiere dormitorio dove la "Fabbrica", destino collettivo subìto e accettato domina la vita (una vita che fa finta di andare avanti) degli abitanti la "Caserma". Alla "Caserma" si accetta la fortuna e la sfortuna come vengono, perché si sa di non avere altra scelta. ...
Il tempo passa così. A domandarsi, raccontarsi qualsiasi cosa, per fingere che le ore trascorrano per uno scopo.

E vedi che la morte di tre quattro persone, la presunta sparizione di una donna, una donna incinta abbandonata misteriosamente dal proprio uomo, le indagini della polizia, vanno ben al di là del solito noir.
Bello!… (meer)