Klik op een omslag om naar Google Boeken te gaan.
Bezig met laden... The First Real Thingdoor Cat Grant
Geen Bezig met laden...
Meld je aan bij LibraryThing om erachter te komen of je dit boek goed zult vinden. Op dit moment geen Discussie gesprekken over dit boek. geen besprekingen | voeg een bespreking toe
My name's Cameron. And I'm a male escort. I'm the best, and most expensive, at what I do. I have one rule-never let anyone in.In five years of hooking I've never picked up the wrong guy. But when I met Toronto ad man Trevor Barclay in a Manhattan bar, his soft green eyes and shy smile drew me right in. When I discovered the error I had made, I should have written it off as a mistake and moved on. But memories of the steamy encounter we shared in his hotel room continued to haunt me.I never should have agreed to see him again, but from that very first night he worked his way under my skin and into my heart. I can't stop thinking about him. But how can I tell him the first man he's been with in sixteen years sells himself for a living? Geen bibliotheekbeschrijvingen gevonden. |
Actuele discussiesGeen
Google Books — Bezig met laden... WaarderingGemiddelde:
Ben jij dit?Word een LibraryThing Auteur. |
Punto primo, sono rimasta infastidita da questa mania di Cameron, l’escort, di gongolare sulle dimensioni del suo pene e sulla capacità del suo culo. Siamo tutti contenti per te, tesoro, ma quest’esaltazione fine a se stessa non ti rende più simpatico. Sarà una quisquilia, ma davvero fastidiosa.
Il secondo punto è più grave: in diversi dialoghi, Grant rende evidente di aver bisogno di troncare la conversazione e non si fa scrupoli di tagliarla bruscamente, lasciando il lettore stordito. Inoltre, ha la mania di riportare in dettaglio qualunque cosa mangino o cucinino i personaggi: sembra di stare su Giallo Zafferano! L’insieme dà l’idea di ingenuità: dove sarà stato l’editor? Per non parlare poi di questa scemenza del blog, del quale si riporta un post prima di ogni capitolo e che ha come unico scopo quello di sistemare in qualche modo un finale troppo tirato via.
Infine, c’è la questione della prostituzione. Possibile che il leitmotiv sia sempre “non posso stare con te se fai sesso a pagamento”? Insomma, chi si prostituisce è condannato alla solitudine? Mi piacerebbe leggere un finale diverso, una volta tanto, uno nel quale il partner accetta di stare accanto all’uomo che si prostituisce (o qualunque sia la combinazione di generi nella coppia). Ci sono un sacco di varianti possibili per non scrivere sempre la solita storia, anche nell’ambito della letteratura d’evasione, coglietele, benedetti autori! ( )