La prima cosa da dire di Un insolito triangolo è che uno dei protagonisti (Bear, per la precisione) è demisessuale omoromantico, anche se non c’è scritto da nessuna parte nel libro (mi riservo di dire se verrà fuori nel prossimi libri della serie, che non ho ancora letto). Di solito è una cosa che mi manda in bestia: le etichette esistono per essere usate e là fuori ci sono molte persone in cerca di modelli positivi. Tuttavia, non posso avercela con Klune perché nel lontano 2011, quando il libro è uscito per la prima volta, non aveva ancora fatto coming out come asessuale e magari voleva evitare domande invadenti.

La seconda cosa è che Un insolito triangolo farà impazzire chi ama i romance pieni di pensieri angosciosi e avvolti su se stessi: Bear ne è campione mondiale. A tratti è un po’ pesante da leggere, ma secondo me ci sta per come è costruito il personaggio e per il suo background. È più fastidiosa la perfezione di Otter, l’altro protagonista, che deve controbilanciare l’ansia e il panico costanti di Bear.

La terza cosa riguarda le similitudini tra Un insolito triangolo e Shelter, film del 2007, del quale vi avevo scritto tempo fa. Non si può negare che le similitudini ci siano, ma da qui a dire che Klune ha copiato mi sembra un’esagerazione. Si tratta di elementi comuni a moltissime storie d’amore: se iniziamo con questa pignoleria, dovremmo accusare di plagio probabilmente il 90% delle storie d’amore raccontate sul pianeta Terra.

Infine, volevo rassicurarvi sul fatto che i due protagonisti non si chiamano davvero Orso e Lontra: sono i tipici soprannomi simpatici che ti si appiccicano addosso e che nella tua cerchia familiare e amicale continueranno a essere usati fino alla morte. Meno male non sono stati tradotti in italiano, perlomeno fanno un po’ meno strano! ( )

I'm not a huge reader and actually I only listen to audio books when I'm working out. NEVER have I finished a book in 24 hours but I just had to keep going with this one. I laughed out loud and even had tears well up in my eyes with this one many many times. On to the next book! ( )

Tres años atrás la madre de Bear McKenna desapareció sin dejar rastro con su nuevo novio, obligando a Bear a hacerse cargo de Tyson, su hermano de seis años. Han salido adelante como han podido, pero debido a su dedicación exclusiva a Tyson, Bear apenas tiene oportunidad de disfrutar de la vida. Hasta que Otter vuelve a la ciudad.
Otter es el hermano mayor del mejor amigo de Bear y, como han hecho durante toda su vida, ambos chocan entre sí de formas que ninguno de los dos se esperaba. Sin embargo, esta vez no hay escapatoria a la intensidad de la emoción que existe entre ellos. Bear sigue creyendo que su sitio es el de tutor de Tyson, pero no puede evitar pensar que tal vez la vida le tiene reservado algo... o alguien más.

I borrowed this digitally from my library (thank you, everyone involved, for making this an option!) and, whooh. As usual for this author, this is an intense, funny, snarled tale, of how confusing abandonment, duty, sexuality, and family can be. The Dark Moment is really, really dark. You have to trust in the genre and Klune to guide you back out again - and even then, it's not easy. But this story is so good, take it from me. You won't regret following Bear into hell and back.

On to book 2: Who We Are. ( )

I'm guessing this is one of Klune's earlier books. Of all I've read from him, this was my least favorite. Which isn't saying this was bad by any means, just that Klune's gotten a lot better over the years.

The characters are amazing as are the relationships (mostly) but this one had quite a few too many monologues thrown in the dialogues and some of the decisions the characters made were downright ridiculous. On the other hand, people make dumbass decisions all the time in real life too, so.

Anyway, I thoroughly enjoyed the story and couldn't make myself put it down in my need for reassurance that it would all turn out okay. I'll definitely read the follow ups too, but maybe not in the near future. ( )