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Bezig met laden... Qualcosa di scrittodoor Emanuele Trevi
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©2016. - Vertaling van: Qualcosa di scritto : la storia quasi vera di un incontro impossible con Pier Paolo Pasolini. - Milano : Ponte alle Grazie, ©2012. - Met literatuuropgave. Geen bibliotheekbeschrijvingen gevonden. |
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Google Books — Bezig met laden... GenresDewey Decimale Classificatie (DDC)853.92Literature Italian Italian fiction 1900- 21st CenturyLC-classificatieWaarderingGemiddelde:
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Qualcosa di scritto, era la bozza o gli appunti a cui Pasolini dava forma nei momenti improvvisati della giornata, in cui il suo estro si liberava, e che dovevano servire a scrivere il suo prossimo romanzo, che rimase invece allo stato embrionale per via del suo assassinio. E infatti il grosso lavoro fatto da Emanuele Trevi è appunto sull’ultimo misterioso, inquietante, e per qualcuno rivelatore, romanzo, di Pier Paolo Pasolini “Petrolio”, una rilettura molto attenta e critica cercando quello che veramente volesse dire Pasolini con quel libro al di là delle tante stupidaggini dette o scritte da schiere di esperti pasoliniani.
L’autore, in questo caso, cerca di non infoltire queste schiere dando la sua interpretazione, che comunque non è detto sia quella giusta, ma interessante si!
Il romanzo di Pasolini ci è pervenuto incompleto, formato da vari appunti numerati assemblati a posteriori. La storia che viene narrata è una storia di ambiguità e trasformazioni, con il sesso usato sempre come potentissima metafora, chi ci ha visto le potenzialità per denunciare gli intrighi dell’ENI, come quelli della politica italiana dell’epoca era del tutto fuori strada, e questo per molti motivi; altri parlano di una scomoda eredità lasciata da Pasolini con questo romanzo, non si sa quanto consapevolmente lo avesse fatto, mi viene da dire. La realtà è che Pasolini al culmine della sua maturità artistica, con la sua potenza visionaria, anche quella ai massimi livelli, voleva trarre un bilancio sul presente indagando anche quello che il futuro aveva in serbo per l’italia e per farlo massacra l’onnipresente borghesia italiana colpevole in tanti anni di avere sempre contribuito, dopo aver occupato tutti i gangli vitali del paese, soltanto ad affossare la nazione, una borghesia mediocre e arruffona (arraffona?), il cui sottoprodotto è una classe politica che meno male Pasolini non vedrà mai! Comunque al di là delle mie considerazioni personali, da semplice appassionato della letteratura pasoliniana, il libro di Trevi mi sembra ottimo per fornire risposte o almeno chiarire in parte qualcuno dei misteri che accompagnano da sempre l’ultimo scritto di P.P.P., al punto che, se si avesse in mente di leggere “Petrolio”, ne consiglierei la lettura prima… ( )