Un altro solido quattro stelle di Malvaldi. Si sorride, si ride (anche se non tanto quanto con i vecchietti del Bar Lume) e l'intreccio ti trasporta, la struttura è ben costruita, con il tocco elegante della ripresa di una parola o di un concetto fra un capitoletto e l'altro.

Un altro romanzo dal cuore leggero e vispo, che non ce ne sono mai abbastanza.

Un appunto: il "libro dentro al libro" va benissimo, solo che ho trovato deludente il fatto che lo scrittore Giacomo scriva esattamente con lo stesso stile di Malvaldi (stessa ironia, battuttine, i "baffetti inguardabili", eccetera). Mi sembra un'occasione persa per cimentarsi con una voce scrivente del tutto diversa, che avrebbe dato fra l'altro più credibilità al "libro" nella storia. Invece cosí mi viene il sospetto che il libro di Giacomo non sia altro che pezzi di un altro libro che Malvaldi aveva cominciato ma non sapeva dove far andare. Tutto questo nello spirito del "recensore onesto" promosso dal romanzo stesso.

Ciao Marco! Lo so che le leggi queste recensioni. ( )

Una romanzo divertente, all'altezza della serie "Bar Lume". Come gli altri romanzi di Malvaldi, non è un capolavoro di analisi psicologica, ma è piacevole e mi ha strappato parecchie risate. Ricorda un po' "La danza degli atzechi" di Westlake: una serie di furti narrata con un occhio ironico sulla realtà italiana e toscana e che nasconde una sorpresa (un po' spiazzante) per i lettori. ( )

Oggi non è più necessario, per un racconto, rispettare i canoni di unità di tempo, di luogo, di azione. Per essere o sembrare moderni non è necessario, però, saltare di palo in frasca senza motivo introducendo situazioni che niente hanno a che fare con la vicenda narrata. Che cosa centri con il caso del furto del computer Carlo, matematico, massone e fratello dell'io narrante, non sono proprio riuscito a comprenderlo. Per quanto riguarda il furto del computer un'ipotetica agenzia ANSA che si fosse occupata del caso avrebbe fornito più approfondimenti dei fatti e fornito ai vari protagonisti maggior spessore psicologico. Mi piacerebbe che L'A. tornasse al Bar Lume con i relativi vecchietti. ( )