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"Although passable as a literary work and perhaps entertaining, cannot be compared to recent biographies by Anderson (item #bi 97013299#) and Castañeda (item #bi 97015399#)"--Handbook of Latin American Studies, v. 58.
Questo ponderoso volume (858 pg, compreso le note per ogni capitolo e la ricca bibliografia) è senz’altro una delle migliori biografie del Che. Scritta appassionatamente, con una ricchezza di testimonianze di amici e compagni di guerriglia, e di citazioni dagli scritti dello stesso Che durante il suo percorso di vita e di guerrigliero rivoluzionario. Le sue idee, convinzioni, scelte, comportamenti anche i più banali come girare con gli anfibi allacciati a metà perché sempre di corsa, l’insonnia, le letture, le incazzature, l’asma, la scarsa pulizia personale, ma e soprattutto le idee e convinzioni politiche dettate da un’acuta coscienza sociale che lo portarono ad agire il cambiamento sempre in prima linea che fosse come guerrigliero o come membro del governo. Uomo senza mezze misure, abitato da un rigore intransigente che non ammetteva compromessi, tentennamenti o scusanti. Ha veramente incarnato un certo ideale rivoluzionario assumendosi consapevolmente tutte le responsabilità che tale ruolo comportava sino alle sue estreme conseguenze. ( )
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Gli esseri umani sono troppo importanti per essere trattati come semplici sintomi del passato.
LYTTON STRACHEY
Per fare qualcosa bisogna credere molto. Per amare appassionatamente bisogna credere follemente.
RÉGIS DEBRAY, PARLANDO DEL CHE
Opdracht
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Questo libro è dedicato ai miei amici Miguel Bonasso e Juan Gelman, argentini e guevaristi, due cose che non sono troppo ben viste in questi ultimi tempi.
Eerste woorden
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Questo non è un libro facile.
Nota dell'autore
Una fotografia scattata nel 1929 a Caraguatay, Misiones, mostra un Ernesto Guevara all'età di quattordici mesi che tiene in mano una tazzina (un'ampolla di mate?), vestito con una mantellina bianca e con in testa un orrendo berrettino che ricorda un salacot coloniale, preannunciando il disastro che lo accompagnerà per tutta la vita rispetto al vestiario, quello stile peculiarmente cencioso che sarà il suo sigillo personale.
Citaten
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Questo non è un libro facile. Sicuramente questa è una storia prigioniera della visione di quelli che sono arrivati dopo, della generazione dell'"eterno poi" e dei suoi incolpevoli figli; e tuttavia si deve tentare di leggerla come una storia "di allora" Non esiste una lettura innocente. Oggi sappiamo che la seconda ondata della rivoluzione latinoamericana si è esaurita e ha fallito, che il modello industriale progettato dal Che ha funzionato a breve termine e che a medio termine si è andato logorando in assenza della sua presenza e della sua vigilanza. Leggeremo il libro sapendo persino qual è stato l'esito finale dell'operazione del Che in Bolivia. E pur sapendo tutto questo vorrei fare in modo che il libro venisse letto come una storia "di allora", perché solo cosìlo si potrà capire. Non si può raccontare la storia risalendo dale conseguenze alle origini: in questo mdo si vizia la prospettiva. Una biografia non è la storia di un morto che si spiega: Lytton Strachey in un momento di terribile lucidità diceva che "Gli esseri umani sono troppo importanti per essere trattati come semplici sintomi del passato". I personaggi si costruiscono attraverso atti le cui conseguenze non possono arrivare a scoprire. La storia che mi interessa non funziona come una spiegazione a partire dall'esito ma come una provocazione che viene dal passato, i cui personaggi principali non hanno mai posseduto una palla di vetro che rivelasse loro il futuro.
Troverò un'ultima foto del Che in casa di Teo Bruns ad Amburgo, è un manifesto con la scritta: "Compagni: ho in casa un poster di tutti voi. Che.". E si è grati per questa frase, per questo ritorno dello spirito caustico che gli era proprio in vita.
Juan Gelman, mio vicino e amico, scrisse tempo fa: "Ma/la cosa seria è che in verità il comandante Guevara è entrato nella morte/ e là cammina a quanto si dice/bello/con pietre sotto braccio/sono di un paese dove ora/Guevara deve morire altre morti/ognuno risolverà la sua morte ora/chi ha gioito è già polvere miserabile/chi ha pianto che rifletta/chi ha dimentica che dimentichi o ricordi.
Laatste woorden
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È lui [il Che] il secondo narratore di questa storia, quello che conta.
C'è un ricordo. Dalle migliaia di foto, poster, magliette, nastri, dischi, video, cartoline, ritratti, riviste, libri, frasi, testimonianze, fantasmi tutti della società industraile che non sa custodire i suoi miti nella sobrietà della memoria, il Che ci guarda attento. Ritorna al di là di tutte le cianfrusaglie in un'epoca di naufragi, è il nostro santo laico. A quasi trent'anni dopo la sua morte, la sua immagine attraversa le generazioni, il suo mito passa di corsa in mezzo ai deliri di grandezza del neoliberismo. Irriverente, beffardo, ostinato, moralmente ostinato, indimenticabile.
"Although passable as a literary work and perhaps entertaining, cannot be compared to recent biographies by Anderson (item #bi 97013299#) and Castañeda (item #bi 97015399#)"--Handbook of Latin American Studies, v. 58.