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Bezig met laden... Tea-Table Talk (1903)door Jerome K. Jerome
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Onderdeel van de uitgeversreeks(en)
Classic Literature.
Fiction.
HTML: In this witty and imaginative collection of short tales, renowned humor writer Jerome K. Jerome dreams up a series of amusing and enlightening conversations between archetypal characters, including the Woman of the World, the Old Maid, the Philosopher, and the Minor Poet. .Geen bibliotheekbeschrijvingen gevonden. |
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Una consuetudine tanto "british" quanto italiana, locale e provinciale. L'ambiente descritto dal geniale scrittore inglese Jerome Klapka Jerome si mescola con quello nostrano, si travalica la cognizione di spazio e tempo. Entriamo in una libreria dove, tra austeri scaffali di libri, intorno ad un tavolo si ritrovano e si fanno riprendere dalla telecamera (a dire il vero sarà un semplice cellulare a fare una video clip, al resto ci penserà, dopo qualcuno a metterla in rete su YouTube) l'autore che si autocompiace di assistere amabilmente a quello che gli amici stanno per dire sul suo libro appena uscito. Una sintesi socio-geo-politica degli ultimi decenni durante i quali il prof scrive di se stesso e della sua azione politico culturale, la sua presenza sul territorio. Sono lì convenuti non tanto e non solo per parlarsi addosso, ma sopratutto per parlare addosso a lui che li ha invitati.
A dire il vero, il tè non si vede ma si può immaginare la sua presenza. Non vi è un vero filo logico che leghi gli argomenti, tra i più disparati. I temi si inanellano l’uno nell’altro attraverso gustosi aneddoti e opinioni divergenti. Protagonista assoluta è la conversazione, i pareri espressi sono argomentati ciascuno secondo il proprio stile. I personaggi, abbastanza eccentrici, non hanno nome e si definiscono con il loro status sociale. Spesso sembrano parlare ognuno per proprio conto, senza volersi effettivamente confrontare e relazionare.
Non è questo forse quello che accade nella realtà? Jerome Klapka Jerome lo sa e sa anche come far scorrere la sua narrazione. È, evidentemente, una caratteristica che travalica le epoche e accomuna le persone nella poca disponibilità ad ascoltare e a parlare davvero con l’altro, preferendo il parlarsi addosso, ognuno perso dietro se stesso in un delirio di autoreferenzialità e sostanziale incomunicabilità.
Per questa attualità, oltre che per l’umorismo brillante tipicamente inglese, lo stile semplice ma arguto, l’eleganza delle battute caustiche sui costumi e le situazioni quotidiane, questo piccolo romanzo merita di essere letto, magari degustando proprio “an english tea”. Magari poi rivedendo il tutto sulla clip di YouTube. ( )