1-2024
Interesante saber un poco más sobre esa época y la perspectiva de los judíos.

La realidad es que apenas llegaron a luchar, prácticamente estuvieron al final de la II guerra mundial. Cuando los dejaron ir, ya que no dependía de ellos, pertenecían en cierta manera al ejército del Reino Unido.

Pese a que casi no entraron en batalla, su labor después de la guerra fue más importante que la de luchar. Ayudaron a los judíos que habían sobrevivido, para que pudieran ir a Israel. No fue una tarea fácil, ya que no los dejaban viajar libremente.

Y hay una parte pequeña dedicada a la venganza, que me ha sabido a poco. ( )

Novembre 1944, la guerra in Europa si avvicina a una svolta decisiva. Il governo britannico, dopo molte esitazioni autorizza la formazione di una brigata di cinquemila ebrei volontari da inviare in Europa a combattere l'esercito tedesco... (fonte: retro di copertina)

Novembre 1944, la guerra in Europa si avvicina a una svolta decisiva. Il governo britannico, dopo molte esitazioni autorizza la formazione di una brigata di cinquemila ebrei volontari da inviare in Europa a combattere l'esercito tedesco. (fonte: Google Books)

Riveting book about the Jewish Brigade, which fought at the end of WW II in the British Army in northern Italy and then spent a year in Europe post-war doing guard duty. But that's not the real story.

The Brigade had a different purpose, as planned by the Palestinian Yishuv (the Jewish leadership): they were to train and learn to fight, to prepare for the inevitable War of Independence which eventually came in 1947-48.

But these men didn't stop there- once in Europe, they found other, more pressing things to do: a campaign of vengeance against Nazis, a series of missions to rescue Jews from DP camps and smuggle them to Palestine, a plot to steal weapons and send them to the Yishuv. It's an amazing story.

The author focuses on three men, Arie Pinchuk, Yohanan Peltz, and Israel Carmi, along with Pinchuk's sister Leah, a Holocaust survivor trying to find her way to her brother and the Promised Land.

The book is highly readable, and the subject matter is really compelling. It reminds one that, whatever you think about Israel's current politics, its origin story is truly a man-made miracle. ( )

È la fine del 1944 e il conflitto mondiale è ormai a una svolta decisiva. Il governo britannico dopo molte esitazioni autorizza la formazione di una brigata di cinquemila ebrei volontari da inviare in Europa a combattere l'esercito tedesco. Sono agguerriti, addestrati, hanno la stella di David cucita sulla manica dell'uniforme a dimostrazione che gli ebrei non sono soltanto vittime predestinate, ma che sanno rispondere colpo su colpo e vincere. La loro vera battaglia però comincia dopo la resa della Germania, quando alcuni di questi soldati si organizzano in squadre di giustizieri che danno la caccia e uccidono ufficiali nazisti entrati in clandestinità. La ferocia contro cui hanno lottato si impadronisce di loro e rischia di sopraffarli. Poi la furia vendicatrice si placa e subentra la consapevolezza che un'altra missione, più importante, li attende: radunare i tanti piccoli orfani scampati allo sterminio e mandarli in salvo in Palestina. ( )