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Bezig met laden... Reborn (1998)door Nancy Kilpatrick
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Onderdeel van de reeks(en)Power of the Blood (Book 3)
This sequel to Near Death sees Nancy Kilpatrick once again enter the world of vampires. Michel, a half-human, half-vampire child, is the salvation of the vampire community. Geen bibliotheekbeschrijvingen gevonden. |
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Google Books — Bezig met laden... GenresDewey Decimale Classificatie (DDC)813Literature English (North America) American fictionLC-classificatieWaarderingGemiddelde:
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A mente fredda posso aggiungere altri elementi a sui vantaggio. In ogni libro la Kilpatrick ha sempre cercato di descrivere la situazione cercando di rendere palese l'indole del protagonista. Andrè con il suo carattere passionale ed aggressivo. David con il suo essere dolce e romantico.
Bene, in questo caso abbiamo un libro tutto incentrato su Karl, la mente pragmatica del terzetto.
Una volta arrivata a questa conlusione mi sono altresì resa conto che la scrittrice è riuscita a rendere perfettamente l'indole di questo vampiro non soltando attraverso le sue "azioni" ma anche con lo stile stesso di scrittura. Questa consapevolezza e mestrìa nel gestire lo stile di scrittura non può che essere un punto a vntaggio di questa autrice.
Ma, nonostante ciò, non ho apprezzato particolarmente il lungo ed interminabile intro di quasi 150 pagine tutto incentrato sulle riflessioni del gruppo di vampiri che si sono riuniti dopo la scoperta del corpo, fatto a pezzi, di uno dei membri della comunità.
Stiamo parlando di quasi 50 pagine che descrivono SOLO il loro scambio di informazioni, di supposizioni, di riflessioni personali di Karl. Coerente con il personaggio ma assolutamente tedioso! Per quanto possa essere una mente "scientifica" quella di karl stiamo pur sempre parlando di vampiri, e nello specifico di fantastici vampiri con tutto il loro essere sensuali, aggressivi, egoisti e, sì, inumani.
Tutti i punti forti dei precedenti libri che mi avevano portata ad ammirare questa scrittrice controcorrente sono spariti, mi sono ritrovata nuovamente fra le mani un librettino su un amore posto a strette e a rischio, appunto, dalla condizione di "immortale" dei due compagni. Tutto ciò che rendeva i vampiri della Kilpatrick "orginali" nel loro essere, logicamente, inumani è sparito e questo mi ha innervosita.
Nella seconta parte del libro le cose sembrano smuoversi un po'... Se vogliamo tralasciare il viaggio pieno di riflessioni autodistruttive di Karl verso la Germania.
Mi piace l'idea, finalmente, dell'egoismo che torna a fare da padrone in Karl quando mette a rischio perfino Micheal per uccidere colui che sta cercando di distruggere la comunità e che gli ha portato via la sua compagna.
Diciamo che la terza parte, la più breve ma più intensa, è quella che ho apprezzato a pieno. I vampiri della Kilpatrick sono tornati, finalmente! Divorate in poche ore queste ultime 50 pagine sono state molto coinvolgenti...
Pecca finale? Il finale-non-finale. La donna di Karl se ne va, sconfiggono l'assassino senza dover realmente combattere e... Rimane l'amaro in bocca, come se fosse quancosa di non detto.
Insoddifazione ecco cosa mi è rimasto dopo questo terzo libro.
Mi dispiace ma i lati negativi non compensano a pieno quelli positivi che, ovviamente, ci sono. Non posso definirlo "brutto" ma è lontano anni luce dalla bellezza aggressiva e disperata del primo e dal tenace ed affasciante secondo libro. ( )