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Extrait: ...elle na pas eu a se plaindre; ah mon Dieu, non. Elle a une chance infernale. - Mais tu as certainement entendu parler de moi? Tu lis les journaux, je pense? Il ne se passe point de jour que tu ne puisses voir dans leurs Echos le nom de Marguerite de Vaucouleurs. Eh bien, mon cher, Marguerite de Vaucouleurs, cest moi. Cest elle ... Et nunc erudimini, puella... - Pour le moment, continue-t-elle, je suis entretenue principalement par Courbassol, le depute de Malenvers. Tu connais? Cest lui qui ma paye ce matin cette paire de solitaires. Jolis, hein? Tu sais, Courbassol sera ministre lundi ou mardi. On va fiche le ministere par terre apres-demain; il y a assez longtemps quil nous rase... Demain, Courbassol va a Malenvers, avec sa bande, pour prononcer un grand discours; il men a declame des morceaux; cest epatant. Apres ca, tu comprends, il sera sur de son portefeuille. Je vais a Malenvers avec lui, naturellement... Tu ne sais pas? Tu devrais y venir aussi. Oui, cest ca, viens; ils doivent repartir par le train de onze heures du soir; je marrangerai pour avoir une migraine atroce qui me forcera a rester a Malenvers, et tu y demeureras, toi aussi. Jirai envahir ta chambre... Ah au fait, cest a lhotel du Sabot dOr que nous allons tous; cest le patron qui est lagent electoral de Courbassol. Alors, cest convenu? Tu prendras le train demain matin a huit heures? Bon. Excuse-moi de te quitter, mais ici je suis sous les armes; je ne peux pas abandonner mon poste... Margot remonte dans sa voiture qui part au grand trot prendre son rang dans la file des equipages qui descendent lallee des Acacias; et elle se retourne pour menvoyer un dernier salut, tres gentil, qui fait scintiller ses brillants. Ah Marguerite de Vaucouleurs ... Tu prends ta revanche; et Mme Montareuil aurait sans doute mieux fait, dans linteret de son ignoble classe, de ne point te refuser un certificat. Tes pareilles, a qui on ne reproche...… (meer)
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Maestosa solennità! Cerimonia imponente! La toga di un professore partorisce un discorso in latino, i fregi ricamati di un funzionario scintillano su un discorso in francese.
I parenti di provincia si agitano… Barbarici cappelli, evasi per un giorno dalle loro prigioni di mogano, si pavoneggiano con tutte le loro piume.
La mia infanzia? E chi se ne ricorda più? I miei ricordi arrancano confusamente su un lago di olio di fegato di merluzzo, sospinti dalla brezza degli sculaccioni e bagnati dall'umido dei baci.
«Il bue, – dicono i contadini, – ha degli occhi che gli fanno vedere l'uomo dieci volte più grande di quello che è, altrimenti non ubbidirebbe». Ebbene, il bambino, il bambino che soffre, ha anche lui quegli occhi …
Col cranio schiacciato sotto il casco di bronzo del marciume filosofico, coi piedi appesantiti dagli stivaletti di piombo che mi impongono i moralisti, verso i vent'anni potrò presentarmi decentemente ai miei simili: avrò acquistato del “savoir vivre”. Guarderò sfilare la mia vita da dietro il vetro appannato delle convenzioni ipocrite, con la licenza di romanzarla un poco ma col divieto di viverla.
Quello che soprattutto mi ripugna nella borghesia è la mancanza di dignità: per quanto abbia inzuppato il suo gilet di flanella nel sangue dei miserabili, non è riuscita a farne un manto di porpora!
Da quando sta al mio servizio, si è anche abbastanza ripresa. Le rughe e le stigmate stampate nella sua carne dalla sofferenza sono indelebili, questo sì, ma la figura si è raddrizzata, l'ossatura si è rimessa a piombo. Così come è adesso, se la sbarazzassero della carne, sarebbe un bello scheletro.
– Ascoltatemi. Una volta chi era stanco e disgustato di questo mondo entrava in convento, e se aveva un poco di buon senso ci rimaneva; oggi chi è stanco e disgustato di questo mondo entra nella rivoluzione, e se è intelligente ne esce. …
Una faccia sparuta, affilata, rabbiosa: fa pensare a un furetto invidioso del sistema di difesa concesso alla puzzola.
Com'è la città? Se volete saperlo, fate come me: andateci. Oppure leggete un romanzo naturalista: siete sicuri di trovare quindici pagine filate che si possono applicare a Malenvers. Io non faccio descrizioni, non ne sono capace. Se sapessi fare le descrizioni, non mi sarei messo a fare il ladro. La città è pavesata (che strana città!) Delle carrozze (ah, queste carrozze!) sono in attesa davanti alla stazione (non avevo mai visto una stazione così).
– … Mi occorre un uomo istruito, audace, abbastanza ben educato da sapersi comportare come un selvaggio e che abbia messo a tacere i suoi scrupoli tanto da osare comportarsi da persona onesta. …
Perché questa gente si traveste? Per necessità? Non tutti. È il bisogno di assumere un atteggiamento di fronte agli altri e soprattutto di fronte a se stessi, il bisogno di trovarsi naturali. Sono privi di personalità e cercano di crearsene una per una sera. E a saper ben guardare, quella che riescono a costruirsi è la loro che rispunta fuori. Per conto mio non ho mai provato la minima sorpresa vedendo qualcuno togliersi la maschera: ogni volta, sotto il travestimento, è apparso il volto che mi aspettavo di trovare. E del resto una maschera su una certa faccia produce un effetto ben diverso da quello che produrrebbe su un'altra. La maschera non nasconde, rivela.
– Proprio così, – dice l'abate. – Lo spirito dell'uomo è popolato di terrori. La legge divina per far rispettare quella umana, la legge umana per far ripsettare quella divina, seminano il terrore nel nostro cuore. La voce di quella che chiamano coscienza, che non ha eco nei cervelli pieni, rimbomba invece fortissimo in quelli vuoti. E questa coscienza interpretata, come si fa di solito, come un privilegio esclusivamente umano, questa coscienza è la Paura…
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Extrait: ...elle na pas eu a se plaindre; ah mon Dieu, non. Elle a une chance infernale. - Mais tu as certainement entendu parler de moi? Tu lis les journaux, je pense? Il ne se passe point de jour que tu ne puisses voir dans leurs Echos le nom de Marguerite de Vaucouleurs. Eh bien, mon cher, Marguerite de Vaucouleurs, cest moi. Cest elle ... Et nunc erudimini, puella... - Pour le moment, continue-t-elle, je suis entretenue principalement par Courbassol, le depute de Malenvers. Tu connais? Cest lui qui ma paye ce matin cette paire de solitaires. Jolis, hein? Tu sais, Courbassol sera ministre lundi ou mardi. On va fiche le ministere par terre apres-demain; il y a assez longtemps quil nous rase... Demain, Courbassol va a Malenvers, avec sa bande, pour prononcer un grand discours; il men a declame des morceaux; cest epatant. Apres ca, tu comprends, il sera sur de son portefeuille. Je vais a Malenvers avec lui, naturellement... Tu ne sais pas? Tu devrais y venir aussi. Oui, cest ca, viens; ils doivent repartir par le train de onze heures du soir; je marrangerai pour avoir une migraine atroce qui me forcera a rester a Malenvers, et tu y demeureras, toi aussi. Jirai envahir ta chambre... Ah au fait, cest a lhotel du Sabot dOr que nous allons tous; cest le patron qui est lagent electoral de Courbassol. Alors, cest convenu? Tu prendras le train demain matin a huit heures? Bon. Excuse-moi de te quitter, mais ici je suis sous les armes; je ne peux pas abandonner mon poste... Margot remonte dans sa voiture qui part au grand trot prendre son rang dans la file des equipages qui descendent lallee des Acacias; et elle se retourne pour menvoyer un dernier salut, tres gentil, qui fait scintiller ses brillants. Ah Marguerite de Vaucouleurs ... Tu prends ta revanche; et Mme Montareuil aurait sans doute mieux fait, dans linteret de son ignoble classe, de ne point te refuser un certificat. Tes pareilles, a qui on ne reproche...