Giuseppe Gullino

Libro per molti versi strano. Unisce artifici lessicali sciatti da giornalista becero, dagli "euri" alle domande retoriche, ad originali ed acute analisi di fatti accaduti. A volte è impreciso o addirittura erroneo, come quando afferma che la Prammatica Sanzione fu promulgata da Carlo VI al fine di lasciare alla figlia Maria Teresa la Corona imperiale. Invece Carlo VI voleva abolire la legge salica che prevedeva unicamente la discenmndenza maschile nelle terre asburgiche così da lasciare l'eredità asburgica alla figlia, non già il titolo imperiale, cosa al di fuori del suo potere. Infatti, una volta accettata dalle potenze europee la Prammatica Sanzione, il marito di Maria Teresa, Francesco Stefano di Lorena, venne eletto imperatore secondo il metodo tradizionale e lei diventò si imperatrice oltre che arciduchessa d'Austria, regina d'Ungheria ecc. ecc. (titoli acquistati per eredità), ma in virtù del matrimonio. Ancora, in una nota l'A. fa del castello di Padova la reggia dei Carraresi, mentre la fortezza ebbe sdolo scopi militari. La reggia è quella che esiste tutt'oggi, trasformata dai Veneziani, ma mai distrutta con entrate monumentali da Piazza del Duomo, Arco Vallaresso e da Piazza dei Signori, Arco dell'Orologio (da notare che, più avanti nel libro, l'A. da la giusta ubicazione del palazzo.
Comunque ritengo che il libro debba essere letto da chiunque sia interessato alla storia della Repubblica Veneta.… (meer)