Diana Lanciotti

Diana Lanciotti ha una scrittura semplice ed efficace, questo è il suo secondo libro che leggo, molto diretto e simpatico. Come ha scritto qualcuno non parla solo di gatti, perchè Diana e Gianni amano tutti gli animali, di razza e non, e quando un pelosetto entra in famiglia è inevitabile parlare di tutti i componenti. Nulla di speciale ha questa gattina randagina tigratina, se escludiamo gli occhi verdissimi che la fanno diventare la Monica Bellucci dei gatti e l'atteggiamento regale e distaccato.
Essa si presenta a casa di Diana e Gianni con cadenza mensile regolare il giorno 19 del mese, sino a quando, complici la nevicata del secolo e il povero Paco, tutto bagnato e ferito nel suo orgoglio di re della strada per essere finito in un mucchio di neve più grande del previsto, entra a far parte della famiglia. A me è piaciuto molto, per la perfetta sintonia dell'autrice col mondo felino e la garbata ironia con cui descrive le varie situazioni. Grazie a Patrizia che me lo ha regalato.… (meer)

Diana Lanciotti ha un grande dono, quello di saper descrivere ciò di cui parla e farcelo visualizzare.
Quando Giorgia è in Liguria sei in Liguria, quando è in Sardegna sei in Sardegna, quando naufraga stai facendo naufragio, quando è in ospedale sei in ospedale, quando è a Nizza sei a Nizza.
Un romanzo splendido, che insegna molte cose sulla vita e sulla morte, sulla gioia e sul dolore.
Una grande abilità dell'autrice, roba da master in pubblicità: è riuscita a inserire se stessa e l'associazione amici di Paco nel romanzo. Camuffata da Anna, Diana Lanciotti è nel libro, come Alfred Hitchcok era nei suoi film!… (meer)