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Paolo MonelliBesprekingen

Auteur van Roma 1943

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Scritto nel 1919 su note e appunti del tempo della guerra,pubblicato nel '21,ristampato con aggiunte e correzioni in successive edizioni fino al 1955, Le scarpe al sole resiste al tempo e alle mode con una fortuna fuori dall'ordinario. Caso strano - dice Monelli- per un libro che appartiene "alla più deprecata,alla più invisa sorta di letteratura". La verità è che il libro, rigorosamente estraneo a ogni retorica,"non è nè inno e n+ bestemmia,nè celebrazione nè deprecazione;nè potrebbe esserlo,che l'inno e l'imprecazione sono sempre iperbolici,nati da stati d'anin o posteriori,quindi insinceri".
Ecco allora il punto : Le scarpe al sole dura, pur dopo cinquant'anni dall'inizio della guerra cui si riferisce,per forza (e prestigio) di sincerità :per non essere "letterario".Esso è ancora preso nella mischia, la osserva dal di dentro, e non può permettersi quin di il lusso di attutire o ingentilire i fatti attraverso la memoria. Ed è definitivo (dopo quasi cinquant'anni si può ben rischiare di dirlo) appunto nella misura in cui sembra provvisorio : nella misura in cui coglie quella realà - che è poi la realtà di ogni guerra - allo stato brado. Libro di alpini,di montagne di trincee,è anche pieno "di bevute,muli,bestemmie,aneddoti di retrovia e di riposo".Due facce in una, e con "tanta mostalgia pulita di casa,tanto odore di bosco e di terra".A leggerlo o rileggerlo poi ci si rende conto ,oltretutto,di com'erano ridicole le accuse di disfattismo (perchè non celebrava) e di esaltazione della violenza(perchè non la condannava "ufficilamente",dall'esterno) che gli si fecero in altri tempi.L'edizione,come la precedente del '55,è arricchita di un utilissimo glossario di voci militaresche ,compilato da Monelli con quell'estro filologico che è tra le sue qualità più comunicative di scrittore.
 
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BiblioLorenzoLodi | 1 andere bespreking | Mar 7, 2016 |
Nel gergo degli alpini mettere le scarpe al sole significa morire in combattimento. Veramente non di soli caduti è il discorso, in questa mia cronaca di guerra. Molti siamo tornati, abbiamo ripreso a camminare per le vie del mondo, già ascoltiamo il richiamo di altre lotte. Ma sono lotte nuove, per idee differenti: e noi pure siamo nuovi, rinati dalle rovine di un passato morto i cui solchi incancellabili restano in noi simili alle trincee abbandonate sulle creste dei monti ridi venuti soli. Quello che portammo di nostro alla guerra non lo riportammo indietro più: fu veramente una vita che ci fu tolta come la pallottola la tolse ai mille compagni segnati di fiamme o di mostrine al colletto. La nostra giovinezza più ingenua e più prodiga ha messo anch'essa le scarpe al sole, sulle ultime rocce riprese al nemico, gli ultimi giorni d'un tempo che due anni di distanza hanno favolosamente allontanato.
li manoscritto di questo libro era compiuto da un pezzo: ma gli accorti editori me lo rifiutarono, or è già più di un anno, perchè era passato di moda; perchè pareva ormai cattivo gusto occuparsi ancora dei vivi e dei morti che ubbidirono ad un ordine di olocausto. Parrà ancora oggi così, che un rinato spio rito giovane per le piazze e le campagne ricanta le canzoni della nostra vigilia e della nostra passione?
Sono certo che no. Ad ogni modo questo mio piccolo volume non vuole essere diana di battaglia o barometro dei tempi nuovi. Ci deve essere ancora qualcuno, smarrito nel grigiore della vita borghese o eremita a qualche valico alpino, che visse questi umili anni di guerra senza bagliori e senza gloria, e ne ha ancora il cuore grave di nostalgia. A lui offro questo mio libro, alla buona, come si offriva allora il viat ico del vino e delle canzoni all'ospite improvviso delle nostre mense cordiali.
Berlino, febbraio 1921.
 
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BiblioLorenzoLodi | 1 andere bespreking | Jul 17, 2015 |
Le ultime ore di vita di Benito Mussolini; le frenetiche trattative milanesi con il Comitato di Liberazione, la mediazione del cardinale Shuster, la lettera d' addio alla moglie Rachele, la fuga con i tedeschi, l' arresto e la fucilazione a Dongo insieme a Claretta Petacci. La fine di un capo ridotto allo stremo di un manipolo di uomini "smarriti, irresoluti, paurosi", sullo sfondo di un' Italia ancora in piena guerra civile.

>b/b
 
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BiblioLorenzoLodi | Jul 2, 2015 |
In quest'opera Sergio Romano ebbe l'intento, non di descrivere la storia del Fascismo, ma il ritratto di uomo. Nello specifico l'autore ebbe la volontà di concentrarsi sulla vita di Mussolini. In questa vera e propria biografia, si narrano cento episodi di questa cintura poliziesca che gli stava sempre attorno, detta la "presidenziale". Inoltre all'interno dell'opera sono inserite fonti d'informazione piu' "basse" e "personali".
 
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BiblioLorenzoLodi | Apr 20, 2015 |
LIbro-documento di foto inedite della battaglia di Roma tra militari che credevano nell'onore e patrioti borghesi, contro le truppe scelte del maresciallo Kesserling.
 
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BiblioLorenzoLodi | Feb 26, 2014 |
Ampia raccolta di testimonianze, interventi, resoconti e commenti che rendono bene l'incalzare degli eventi, documentati anche da un grandissimo numero di foto e cartine geografiche.
 
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BiblioLorenzoLodi | 2 andere besprekingen | Apr 18, 2012 |
Ampia raccolta di testimonianze, interventi, resoconti e commenti che rendono bene l'incalzare degli eventi, documentati anche da un grandissimo numero di foto e cartine geografiche.
 
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BiblioLorenzoLodi | 2 andere besprekingen | Apr 18, 2012 |
Ampia raccolta di testimonianze, interventi, resoconti e commenti che rendono bene l'incalzare degli eventi, documentati anche da un grandissimo numero di foto e cartine geografiche.
 
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BiblioLorenzoLodi | 2 andere besprekingen | Apr 18, 2012 |
Da " Da El Alamein al confine tunisino- Stato d'animo del paese all'inizio del 1943" a "L'occupazione tedesca"( finito di stampare nel giugno 1945)
 
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BiblioLorenzoLodi | 2 andere besprekingen | Nov 25, 2011 |
Il primo gennaio del 1943 incontrai un amico, e ci scambiammo malinconici auguri. « Questo anno comincia di venerdì, disse l'amico, e per di più c'è anche la cometa », Poi mi raccontò di una veglia di capodanno in casa d'un certo cinematografaio, a cui avevano partecipato artisti, attori, attrici, e persone d'ambigui costumi; la festa era finita male, e i particolari erano repugnanti. L'amico era tornato da poco dall'Africa, in volo, con rischio di vita, ed era stomacato. Ma è di sua natura un disperato ottimista, e si sforzava di veder luce nell'avvenire. Gli chiesi: « Ma tu cosa credi, cosa speri ancora? », « Ormai, mi rispose, tutti gli errori sono stati commessi. Ma sono come il giocatore che ha messo le ultime cento lire sopra un numero della roulette ; sa che ha trentasei probabilità. contro una, eppure spera ancora di salvarsi».
L'anno 1943 si apriva fosco.
 
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BiblioLorenzoLodi | 2 andere besprekingen | Nov 8, 2011 |
Il libro descrive lo Stato d'animo del paese all'inizio del 1943 fino all'occupazione tedesca e all'evasione di Mussolini.
 
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BiblioLorenzoLodi | 2 andere besprekingen | Oct 31, 2011 |
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