Klik op een omslag om naar Google Boeken te gaan.
Bezig met laden... Il teatro della memoria (1981)door Leonardo Sciascia
Geen Bezig met laden...
Meld je aan bij LibraryThing om erachter te komen of je dit boek goed zult vinden. Op dit moment geen Discussie gesprekken over dit boek. La mañana del 10 de marzo de 1926, un hombre que afirma padecer amnesia es arrestado por robar en un cementerio de Turín. Tras ser declarado un peligro para sí mismo y para los demás, lo ingresan en el manicomio turinés de Collegno. Al poco, en La Domenica del Corriere se publica una foto del desmemoriado bajo el titular "¿Quién lo conoce?". Esposa y allegados no tardarán en identificarlo: es Giulio Canella, profesor universitario desaparecido en la guerra. Sin embargo, pruebas irrefutables, entre ellas las huellas dactilares, lo identifican como Mario Bruneri, tipógrafo turinés perseguido por robo y estafa. geen besprekingen | voeg een bespreking toe
Onderdeel van de uitgeversreeks(en)Andanzas (709)
The morning of March 10, 1926, a man who claims to suffer amnesia is arrested for stealing from a cemetery in Turin. After being declared a danger to himself and others, he enters the madhouse Collegno. Soon, La Domenica del Corriere newspaper publishes a photo of the forgetful under the headline "Does somebody know him?" Geen bibliotheekbeschrijvingen gevonden. |
Actuele discussiesGeenPopulaire omslagen
Google Books — Bezig met laden... GenresDewey Decimale Classificatie (DDC)854.9Literature Italian and related languages Italian essays 1900-LC-classificatieWaarderingGemiddelde:
Ben jij dit?Word een LibraryThing Auteur. |
Sapevo del qualche centimetro di differenza sull'altezza, da questo libro ho appreso che Canella avrebbe dovuto avere un neo sotto i baffi e una cicatrice su un calcagno (difficile che spariscano) e che Bruneri invece, avendo subito cure chirurgiche per una polmonite, aveva una cicatrice sulla schiena che i canelliani hanno postulato potesse essere una cicatrice di guerra del loro professore; che lo smemorato venne arrestato con indosso un vecchio cappotto che un testimone dichiarò di aver donato a Bruneri e che questo cappotto aveva una vistosa toppa che un'altra testimone dichiarò di aver cucito, depositando in tribunale il rimanente della pezza di stoffa usata per il rammendo; che lo scomparso Canella era molto più stempiato del riapparso smemorato, e ci furono illustri medici pronti a certificare che l'alienazione mentale non solo arresta la caduta dei capelli, ma li fa ricrescere!!! e che il professor Canella sapeva suonare e leggere la musica, mentre il riapparso non ci riuscì mai. Per tacer delle impronte digitali che Bruneri, in quanto pregiudicato, aveva per ben tre volte lasciate in Questura.
Con tutto ciò, pur a fronte di una sentenza che attribuiva allo smemorato l'identità di un latitante, egli riuscì ad espatriare dal fascistissimo stato italiano e a rifarsi una vita in Brasile, con la "moglie" ritrovata, innamorata e devota (ma d'altronde, in quei tempi... se ti butti tra le braccia di uno, ci convivi more uxorio e ci fai altri due figli, meglio non farsi mai più venire il minimo dubbio...!! e ai figli troppo ha detto bene, poiché i coniugi Canella erano cugini, avevano lo stesso cognome anche se riconosciuti solo dalla madre). La morale è sempre la solita: grazie ai soldi (del "suocero" )un simpatico briccone (e chi può biasimarlo) si è applicato, ha studiato bene una parte ed è scappato dalla miseria e dalle condanne e, sotto il nome di Julio Canella si è rifatto una vita in Brasile.
L'altra inchiesta di Sciascia che avevo letta, quella su Majorana, non mi aveva per niente convinta e mi aveva lasciata delusa: questa è magistrale.