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Goffredo Alessandrini

Auteur van L'ebreo Errante

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Werken van Goffredo Alessandrini

L'ebreo Errante 5 exemplaren
Luciano Serra Pilota (1938) 3 exemplaren
Cavalleria 1 exemplaar
Giarabub 1 exemplaar
Abuna Messias 1 exemplaar

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Algemene kennis

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Leden

Besprekingen

narra la historia de un judio que ofendio a jesucristo y es condenado hasta su segunda venida. (fonte: Imdb)
 
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MemorialeSardoShoah | 3 andere besprekingen | Apr 14, 2024 |
Zwischen Leben und Tod (Originaltitel: Luciano Serra pilota) ist ein italienischer Spielfilm aus dem Jahr 1938 von Goffredo Alessandrini. Er behandelt Stationen im Leben des italienischen Kampffliegers Luciano Serra und seines Sohnes Aldo. Die Hauptrollen sind mit Amedeo Nazzari, Mario Ferrari und Germana Paolieri besetzt. Das Drehbuch verfasste der Regisseur zusammen mit Roberto Rossellini und Cesare Giulio Viola. Die Außenaufnahmen entstanden vor allem in Äthiopien, die Innenaufnahmen in den Cinecittà Studios in Rom. In Italien kam der Streifen zum ersten Mal am 8. August 1938 ins Kino. In Deutschland wurde Zwischen Leben und Tod am 12. Februar 1940 im Rahmen einer Presse- und Interessentenvorführung erstmals gezeigt. Die feierliche deutsche Erstaufführung fand am 1. März 1940 in Danzig statt. (fonte: Wikipedia)… (meer)
 
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MemorialeSardoShoah | Feb 17, 2024 |
È la narrazione storica sulla seconda missione etiopica in Abissinia del Cardinale Guglielmo Massaia, avvenuta nella seconda metà dell'Ottocento. Il film, girato a tre anni dalla fine della Guerra d'Etiopia, tenta un'opera di legittimazione dell'ingerenza italiana in quei territori, ricollegandosi non alle dolorose vicende della guerra tra l'Italia di Crispi e Menelik, ma al loro antefatto, precedente anche il periodo dell'alleanza fra l'Italia e il Negus: il tempo in cui Menelik coltivava per sé e per la sua gente l'amicizia con il governo italiano e in cui accolse benignamente l'opera caritativa del celebre missionario, che divenne suo ottimo amico. Il film ci presenta subito la bella figura di Massaia, detto in lingua etiope Abuna Messias: anziano, in abiti francescani e "beduini", accompagnato dal fido padre Leone, attraversa a piedi l'arida terra di Abissinia, portando la parola di Dio e facendo del bene, confidando appieno nella Provvidenza Divina. Lo vediamo subito mentre riscatta uno schiavo che se la passa male.
Immediatamente dopo, facciamo la conoscenza del suo antagonista: Abuna Atanasio, capo locale della Chiesa Copta, preoccupato per la presenza sul suo territorio di Massaia, che pare conoscere bene e temere. Tra i due, Menelik, il re della Scioa, la regione centrale del paese, che mostra una calda amicizia nei confronti di Massaia e lo accoglie fraternamente, suscitando la riconoscenza del primo e l'invidia e l'irritazione del secondo. Certamente il re è anche mosso da interesse per i benefici che l'opera di apostolato e di sollievo materiale di Massaia presso gli indigeni può arrecare; e per i suoi legami con il governo sabaudo nel cui aiuto "civilizzatore" egli spera. Ma da parte sua c'è anche una sincera affinità umana col missionario italiano. I rapporti tra Massaia e Menelik sono messi a rischio dall'alleanza tra Abuna Atanasio e la principessa Além, figlia del capo-clan dei Galla, nobile famiglia abissina, che aspira al trono e che per questo ambiva a sposare Menelik.
Il primo è invidioso degli onori tributati dal re ad un "esponente di un'altra religione"; e per recuperare la posizione di privilegio che ritiene gli spetti, si muove con spietata scaltrezza: prima scomunica chiunque abbia rapporti con il missionario cattolico e invita la popolazione ad abbattere la casa in cui è posta la sede della sua missione; poi prova a sobillare l'imperatore d'Etiopia (il "re dei re", il Negus Neghesti) Johannes, perché costringa Menelik ad abbandonare la politica di apertura all'Europa e cacci gli stranieri dall'Abissinia. Non riuscendo con la malizia, convince il Negus a stare dalla sua parte con la minaccia di scomunicarlo. E così Johannes ìntima a Menelik di obbedirgli. Il re si rifiuta e si prepara alla guerra. Quanto ad Alèm, dopo aver chiesto a Massaia di intercedere per lei presso Menelik ed avere incassato il rifiuto del re, attribuisce la colpa dell'insuccesso al religioso italiano e si unisce al disegno di Atanasio, garantendo a Johannes il supporto del suo potente clan e del suo esercito. Nel frattempo, incurante di tutte queste trame, Massaia passa le sue giornate ad aiutare la popolazione: assiste i malati; prova, con successo, ad elaborare una forma primitiva di vaccino contro il vaiolo; gira nei villaggi per somministrarlo agli indigeni. Il favore popolare di cui gode è ulteriore pungolo per l'invidia di Atanasio. Mentre i due fronti si preparano alla guerra (i preparativi sono l'occasione per mettere in scena sequenze di massa, di sapore folkloristico), Massaia, consapevole di essere la causa o almeno il pretesto del conflitto, si reca prima da Menelik e poi da Johannes per scongiurare le ostilità. È pronto anche a consegnarsi all'imperatore. Ma questi lo lascia andare, dicendosi oramai obbligato alla battaglia. Lo scontro armato è duro (con altre impegnative scene di massa in campo aperto) e alla fine, anche grazie al contributo dei Galla, Johannes ha la meglio. Nonostante la vittoria, decide di essere clemente con lo sconfitto, concedendogli di rimanere re, ma pretendendo da lui sottomissione piena e intimando - pur con dispiacere - a Massaia di tornare in Italia, per dare soddisfazione ai Copti. Così, Massaia è costretto ad abbandonare la sua missione. Nel cammino d'uscita dal paese, dopo aver salutato e benedetto il fido padre Leone, che muore, il religioso viene accompagnato fino al confine da una moltitudine di persone, grate a lui per il bene materiale e spirituale fatto in tutto quel tempo. (Fonte: Wikipedia)
… (meer)
 
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MemorialeSardoShoah | Sep 15, 2021 |
Noi vivi è un film del 1942 diretto da Goffredo Alessandrini, prima parte dell'adattamento dell'omonimo romanzo scritto da Ayn Rand.
Presentato come pellicola unitaria alla Mostra del cinema di Venezia del settembre 1942, è stato poi, data la sua lunghezza (circa 4 ore), commercializzato dalla Scalera in due film separati, dei quali il primo mantenne il titolo originario del romanzo, mentre il secondo fu denominato Addio Kira!.
I due film furono realizzati senza l'approvazione dell'autrice, ma sono stati in seguito oggetto di una revisione approvata dalla Rand nel 1980, pubblicata come unico lungometraggio col titolo We the Living nel 1986 (fonte: Wikipedia)… (meer)
 
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MemorialeSardoShoah | Dec 18, 2020 |

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