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Tutti sappiamo che in molte zone del mondo le donne non se la passano bene, ma leggere fino a che livello possa arrivare il condizionamento sociale sui comportamenti degli individui è stato brutale.
Se penso al fatto che qui, in Italia, ancora ci si ostina ad affermare che differenze sociali tra uomini e donne sarebbero in realtà differenze biologiche (o genetiche, o naturali, qualunque cosa voglia dire) è aberrante. Oltre che intellettualmente disonesto (recenti studi, infatti, affermano tutt'altro), lo trovo anche profondamente degradante: ma davvero siamo ancora al punto di dover litigarci il primato di genere migliore?
Davvero è ancora un problema che alcuni bambini giochino con le bambole e alcune bambine con le macchinine? Voglio dire, Dalla parte delle bambine è del 1973. Millenovecentosettantatré. Ben quarantadue anni fa. Eppure non possiamo ancora sederci e riderci su, perché, nonostante i molti passi avanti verso la parità dei sessi e l'abbattimento delle discriminazioni, c'è ancora gente che vuole costringere le persone in confezioni ben etichettate. Tipo le conserve della nonna.
Quindi, il mio consiglio è di leggere Dalla parte delle bambine che, sì, è un po' datato, ma fa ancora egregiamente il suo lavoro di denuncia di un sistema sociale così ingiusto e rigido da non aver più ragione di essere, in virtù dell'avanzamento della conoscenza scientifica. Smash the patriarchy!