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Massimo Gamba

Auteur van Vermicino: l'Italia nel pozzo

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Credo che non ci siano molte parole per esprimere quello che ho provato quando ho sentito parlare per la prima volta del caso di Alfredo Rampi. Alfredino è un bambino che è diventato negli anni un simbolo. Un piccolo angelo che ci ha ricordato la nostra umanità, la nostra forza di volontà e purtroppo... anche la nostra impotenza. Alfredino non è solo un bambino caduto in un pozzo ma è l'incarnazione di un mondo che nonostante la continua evoluzione, la tecnologia, le scoperte mediche e scientifiche si deve inchinare di fronte a un nemico invincibile: la morte. Questo libro è la ricostruzione di quei tragici momenti, di quelle lunghe ore che hanno portato l'Italia a unirsi in un unico abbraccio e che ha portato per la prima volta le tv italiane a seguire febbrilmente e in diretta ogni singola mossa dei soccorritori. È la nascita delle grandi dirette ma anche di quella tv "del dolore" che ci sconvolge e affascina allo stesso tempo. Conoscevo solo in parte il caso di Alfredino e riscoprire ogni singolo retroscena, da quelli più "luminosi" a quelli decisamente più discutibili mi ha sconvolto e in parte traumatizzato. Non ero ancora nata quando è avvenuta questa tragedia ma i miei genitori mi hanno raccontato di quel piccolo alimentando fin da bambina la mia paura dei pozzi, soprattutto quelli di campagna, più nascosti e spesso lasciati incustoditi. È difficile dare un giudizio perchè… è una storia vera. Sono le ricostruzioni accurate di quegli istanti e ripensare a quel bambino, a quei genitori così amati e in seguito odiati dai mass media, a quei soccorritori visti in un primo momento come angeli e in seguito come mostri da additare per ricercare il "mostro/ colpevole" fa...male. È una storia che spezza il cuore e che spero possa almeno in parte aiutare il prossimo. Spero possa mettere in guardia e far capire l'importanza di cercare di evitare certi incidenti ma anche di intervenire prontamente e con i giusti mezzi di soccorso. Ho i brividi ogni volta che ci penso. L'ho pure voluto leggere a giugno e in prossimità dell'anniversario della morte del piccolo proprio per vivere con maggiore intensità quei drammatici momenti. Se siete alla ricerca di un libro sull'argomento credo che possa fare al caso vostro. La ricostruzione degli eventi è molto accurata e divisa in giorni e ore per analizzare ogni istante, ogni scelta e ogni conseguenza.
La storia di Alfredo Rampi per quanto tragica deve essere raccontata, deve essere un monito e un insegnamento, deve mostrarci come anche dalle tragedie più terrificanti possa nascendere qualcosa di nuovo… qualcosa di buono.
Essendoci parti molto strazianti e momenti molto forti e purtroppo autentici vi consiglio di iniziarlo con la giusta preparazione. Sapere di star leggendo la storia vera di un bambino morto tragicamente in un freddo pozzo e senza poter riabbracciare la sua mamma e il suo papà, sentire il racconto di quegli istanti, della sua vocina disperata chiamare la sua mamma… è… orribile…
Iniziatelo solo se vi sentite forti abbastanza. Se siete sensibili e non in grado di affrontare questo viaggio evitate… leggendolo ho pianto tantissimo, sono stata male immedesimandomi in Alfredino e in tutte quelle persone che hanno provato a salvarlo, ho pensato ai genitori e… non vi consiglio di leggerlo se già sapete che potreste stare ancora più male. Iniziatelo a vostro rischio e pericolo e mettendo al primo posto la vostra salute fisica e mentale!
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GiadaLexy | Aug 3, 2022 |
Tra ottobre e dicembre 1943, nella Roma occupata dopo l'Armistizio, i tedeschi sequestrano l'intero patrimonio librario della Comunità ebraica romana. Si tratta di due biblioteche con circa 25 mila testi, molti dei quali rari e pregiati, di grande valore sul piano materiale, culturale e storico. Una razzia ricostruita da Paolo Mieli e dalla professoressa Bianca Gaudenzi in questa puntata di "Passato e Presente". I nazisti hanno un grande interesse per i beni culturali ebraici e li raccolgono in tutta Europa. Nella loro ossessione antisemita vogliono studiare quelli che considerano i peggiori nemici del popolo tedesco, al punto da progettare un "museo della razza estinta". I fascisti non sono da meno. La persecuzione degli ebrei italiani inizia con le leggi razziali del 1938. Oltre alla perdita di libertà e diritti civili, gli ebrei vengono sottoposti a una progressiva spoliazione dei loro averi, comprese opere d'arte e beni culturali di grande valore. La situazione peggiora dopo l'armistizio del 1943, quando la Repubblica Sociale Italiana confisca agli ebrei tutti i beni, mobili e immobili. Dopo la guerra, parte dei libri razziati alla Comunità ebraica di Roma viene recuperata e restituita. Il resto, comprendente i volumi più pregiati, è oggetto di un'accanita ricerca che dal dopoguerra non si è ancora fermata e continua tutt'oggi. (fonte: Rai)… (meer)
 
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MemorialeSardoShoah | Jan 30, 2022 |
Benedetto XV diventa papa il 3 settembre 1914 e succede a Pio X. La Prima guerra mondiale è scoppiata da poco più di un mese, ma sta già devastando l'Europa. Il papa si dedica fin dall'inizio a lanciare appelli alle potenze in guerra, affinché fermino quella che egli chiama l'"inutile strage". Una pagina di storia ripercorsa da Paolo Mieli e dal professor Alberto Melloni in questa puntata di "Passato e Presente". Benedetto XV non si limita agli appelli. Attiva la diplomazia vaticana e presenta ai capi dei Paesi belligeranti una serie di proposte concrete per uscire dalla guerra. Ma in questo momento gli Stati sono dominati dalle ideologie nazionalistiche e la sua voce rimane inascoltata. Insieme alle iniziative diplomatiche, Benedetto XV avvia una imponente azione umanitaria, volta ad aiutare tutte le vittime della guerra, le popolazioni colpite, i deboli. Inizia qui un percorso della Chiesa come ente umanitario super partes che sarà tanta parte della sua azione e del suo ruolo nel Novecento e fino ai giorni nostri. (fonte: Rai)… (meer)
 
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MemorialeSardoShoah | Jan 22, 2022 |
Nel febbraio 1953 il critico cinematografico Renzo Renzi pubblica sulla rivista "Cinema nuovo", diretta da Guido Aristarco, un soggetto per un film di denuncia sul periodo dell'occupazione italiana in Grecia. I due, entrambi ex militari, vengono arrestati e processati da un tribunale militare per "vilipendio alle forze armate", con seguito di polemiche sulla libertà di espressione. Una storia ripercorsa da Paolo Mieli e dalla professoressa Isabella Insolvibile in questa puntata di "Passato e Presente". La Campagna di Grecia comincia nell'ottobre del 1940. Mussolini, insieme alle mire espansionistiche, è ansioso di mostrare le capacità belliche italiane all'alleato tedesco. Ma la guerra si trasforma ben presto in una disfatta militare e solo con l'arrivo delle truppe del Reich Mussolini riesce ad avere il sopravvento sui Greci. Nell'aprile del 1941 inizia un lungo periodo di occupazione da parte delle truppe tedesche, italiane e bulgare. La crisi di produzione agricola, dovuta alla guerra, e il rigido controllo delle risorse alimentari da parte degli occupanti producono una carestia che uccide 300 mila greci. A dispetto del mito del "bravo italiano", contrapposto a quello del "cattivo tedesco", durante l'occupazione i militari italiani adottano la strategia di colpire i civili per fare "terra bruciata" intorno ai partigiani. Sono molti gli episodi di violenza efferata, come la strage nel villaggio di Domenikon, dove 140 civili vengono uccisi per rappresaglia. (fonte: Rai)… (meer)
 
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MemorialeSardoShoah | Jan 14, 2022 |

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