Roberto Radice

Alcuni libri hanno delle storie particolari; questo, ad esempio, mi è stato regalato da Paola e Ivan qualche mese fa, l’hanno comprato a Port’Alba insieme ad una versione dell’Areopagitica. Ed ha seguito l’ordine di lettura, è andato in lista e il suo turno è arrivato il 24 luglio. Il giorno dopo il bellissimo concerto di Vecchioni nell’area archeologica di Elea, dove uno dei più grandi cantautori italiani ha iniziato con uno splendido omaggio alla filosofia eleatica e al suo fondatore, ricordando l’importanza del pensiero di Parmenide. Ciò che è è e ciò che non è non è non è una frase che passa inosservata, nonostante l’apparente semplicità del concetto. Ma è un modo per vedere la vita, il mondo, noi stessi, oltre le apparenze, la doxa, l’opinione che può celare la verità. Che è nell’essenza, in quello che è oggi, e quindi non può essere ieri e non sarà domani. L’origine che è e che va oltre il concetto di tempo, negando il divenire di Eraclito. La complessità del pensiero di Parmenide è nell’ermeticità delle frasi che ci sono arrivate del suo Poema sulla natura, in cui il naturalismo si sovrappone ad una visione razionale del mondo. E proprio il particolare momento mi ha consentito di apprezzare ancora più questo piccolo manualetto, solo all’apparenza di facile lettura.… (meer)