Jean Regnaud

Faccio sempre fatica a commentare i libri che mi hanno particolarmente colpita. E questo lo ha fatto.
Non solo per la storia, che affronta un tema sempre delicato come la morte, ma soprattutto per lo stile e le scelte narrative.
Il punto di vista è quello di Jean, bambino di prima elementare alle prese con la vita quotidiana e un'assenza che lui e le persone che lo circondano faticano ad affrontare e spiegare.
Ho trovato eccezionale la scelta di sostituire le parole con delle immagini in alcune situazioni (una su tutte il litigio finale tra Jean e Michèle): soluzione che, oltre a sdrammatizzare e strappare un sorriso, rende bene l'immediatezza dei momenti.
Deliziosi anche gli Intermezzi, dolcissimi e divertenti.
Un libro dolce e commuovente, mai banale o retorico.… (meer)