Si affronta, con questo libro, un viaggio immaginario tra gli scaffali del supermercato alla ricerca di luoghi comuni da sfatare, di nozioni da imparare e di statistiche da analizzare.
L’autore, già famoso per altri libri sulla disinformazione in campo alimentare, ci guida in questo viaggio con molti riferimenti a ricerche e test per sfatare miti, non tanto per convincerci che è una cosa sia meglio di un’altra, quanto per ribadire che essere informati è la cosa migliore che uno possa fare per la propria salute.
Quindi scopriamo, ad esempio, che il Kamut è un marchio registrato, che bere latte in età adulta non fa così male come qualcuno dice o che la mortadella a volte ci prende un po’ in giro. E la pizza con la mozzarella di bufala? A volte è proprio una “bufala”…
Un libro scritto in modo semplice su argomenti che ci circondano e che ogni giorno sperimentiamo sulla nostra pelle, una lettura davvero interessante che consiglio a tutti e, come dice l’autore leggiamo sempre le etichette per sapere cosa mangiamo!
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Non ci si strappano i capelli per le rivelazioni qui lette, ma alcune sono davvero utili. Quelle sulle uova, ad esempio, e l'approccio scientifico alla biodinamica non scherzano.
Tra la parte legata al marketing e quella legata al consumo responsabile è piu' leggera la prima, anche se ovviamente è piu' matura la seconda. Ammetto tuttavia che non mi sono appassionato particolarmente alla clonazione delle bistecche. Molto è sul blog dell'autore. ( )

Recensione su: http://wp.me/p3X6aw-2g ( )