Il mese di ottobre è il “Mese della Salute Mentale nel Mondo”. Unire i nostri sforzi per migliorare la salute mentale in questa epoca digitale. Il tema selezionato per quest’anno è la prevenzione del suicidio. Ogni 40 secondi nel mondo qualcuno perde la vita volontariamente.
Aiutiamo a migliorare la consapevolezza del significato di suicidio come problema globale di salute pubblica: migliorare la conoscenza di cosa si può fare per prevenirlo, ridurre lo stigma ad esso associato, far sapere a chi sta meditando su questa idea che non è la strada che porta alla soluzione giusta.
I suicidi sono prevenibili. Una persona si toglie la vita ogni 40 secondi. Un precedente tentativo di suicidio è un importante fattore di rischio tra i 15 e i 29 anni. La vita ci fu data gratuitamente e nessuno potrà togliercela senza il nostro consenso. E’ stato scritto che le più grandi battaglie sono combattute all’interno delle silenziose stanze della nostra stessa anima. Ed è vero, lo sai anche tu che mi stai leggendo.
I problemi di salute mentale sono un nemico silenzioso. Chi ci circonda non può né vedere né sentire, ma coloro che ne soffrono non riescono a fronteggiare. Come fai a difenderti dalla tua stessa mente? Il Mese della Salute Mentale cerca di sensibilizzare su queste condizioni e su cosa possiamo fare per aiutare coloro che ne soffrono.
In questa nostra epoca di grandissima accelerazione esistenziale, sono evidenti i sintomi di tensione che quotidianamente dobbiamo fronteggiare nei rapporti umani e sociali. La storia dell’assistenza sanitaria mentale è lunga e risale a migliaia di anni fa.
Uomini e donne hanno combattuto con quelli che si credeva fossero demoni invisibili nella loro testa. Preghiere ed esorcismi, stregoni e sciamani sono stati chiamati ad aiutare coloro che hanno sofferto con queste condizioni. Non sono mancati elementi soprannaturali o religiosi, mescolati a manifestazioni di fanatismo e fondamentalismo.
Il mese della salute mentale si celebra meglio educando noi stessi sulle condizioni con cui vivono coloro che soffrono di disturbi mentali. Una piccola comprensione e condivisione può fare molto per aiutare queste persone a vivere una vita aperta e significativa e sentirsi benvenute e amate tra i loro amici e le loro famiglie.
Ma sopratutto dobbiamo imparare a usare meglio tutta la tecnologia che ci chiude in una Rete sempre più stretta. Ogni forma di tecnologia ha avuto nella storia una doppia faccia: rischi e benefici. A partire dal più semplice telecomando per aprire il cancello o accendere la tv, passando per il cellulare ed entrare nel mondo WWW, tutto un mondo in continua evoluzione e trasformazione.
Dobbiamo imparare a usare, camminare, navigare tenendo il necessario controllo. Le patologie psichiatriche sono diventate un male diffuso. Depressione, ansia, psicosi, disturbi alimentari e dipendenze. La salute mentale è uno dei maggiori problemi del nostro tempo.
In Europa il 27% della popolazione adulta ha sofferto almeno una volta nella vita di disordini mentali. Le patologie psichiatriche sono la prima causa di invalidità e costituiscono una fetta importante delle condizioni croniche che affliggono i cittadini europei.
La tecnologia e le soluzioni digitali dedicate alla salute mentale possono rappresentare un valido aiuto nella gestione di queste condizioni. Le startup dedicate aumentano di giorno in giorno come vedono con i continui eventi di “digital health” che hanno luogo nel mondo. Le tecnologie possono e devono aiutare la mente umana.
Le soluzioni sono varie. Alcune si offrono come supporto alla terapia e strumento di connessione tra medico e paziente, altre invece sono delle vere e proprie soluzioni digitali.
Sicuramente la salute mentale dei ragazzi è il problema più sentito ed importante. Innumerevoli sono le app che si dedicano a questo importante supporto sia tecnico che umano e fanno da collegamento tra il medico e il paziente.
Si possono semplificare le diagnosi dei disturbi dello spettro autistico attraverso l’analisi dei micromovimenti oculari, intervenendo in tempo. La terapia digitale può aiutare i bambini con disordini del comportamento con scarse capacità cognitive. Sono entrate sul mercato tecnologie che possono combattere ansia e depressione usando quella strumentazione con la quale è diventata famosa la Realtà Virtuale che si è dimostrata un valido alleato per la terapia dell’ansia e della depressione, che si è affiancata alla terapia tradizionale. Si possono raccogliere i dati e condividerli in maniera semplice e rapida.
Nel campo della depressione e dei disordini bipolari si possono impiegare dispositivi indossabili i quali consentono una raccolta continua dei dati del paziente. Con il braccialetto vengono elaborati i parametri biomedici, mentre attraverso dei questionari vengono monitorati gli stati soggettivi. Questo, oltre a consentire al terapeuta una visione completa dei dati sui comportamenti del proprio paziente, permette al sistema di predire automaticamente le crisi depressive.
Si afferma in tal modo la necessità di stabilire un importante stato di benessere mentale, allenando la stessa mente per il benessere e l’equilibrio psichico. Soluzioni che aiutano a migliorare le proprie performance cognitive, algoritmi che aiutano a ridurre la fatica mentale. La parola d’ordine è: prevenzione.
Sono in funzione startup che realizzano apparecchiature tecnologiche all’avanguardia che utilizzano tecniche di elettroencefalogramma wireless allo scopo di monitorare l’attività cerebrale e stimolare il cervello. Tra le possibili applicazioni vi è anche il monitoraggio e la terapia dei pazienti epilettici.
Che dire poi della tecnologia cosi detta assistiva per pazienti locked-in che si basa sulla lettura e interpretazione dell’attività cerebrale? I pazienti locked-in possono tornare a comunicare con i propri familiari ed a interagire con il mondo esterno. Connessione, Accesso, Controllo. ( )