This book was actually read for an Estonian culture/history class I was taking at college. ( )

This book was actually read for an Estonian culture/history class I was taking at college. ( )

"Quando vien fuori che sei dell’Europa dell’Est ti guardano con compassione e dicono una frase fatta, come se parlassero con il congiunto di uno appena morto", così Emil Tode, pseudonimo di Tõnu Õnnepalu, ci parla di appartenenza, di sdradicamento, di esilio. Il giovane traduttore estone, protagonista di questo romanzo scritto in forma epistolare, viaggia attraverso l'Europa e giunge a Parigi. Splendide descrizioni dei luoghi e dei sentimenti, toccanti gli eventi descritti e le memorie di infanzia attraverso le lettere che il giovane non ha mai spedite. Il rapporto inconciliabile tra est e ovest che il Baltico soffre da millenni è la riflessione profonda alla base di questo bellissimo romanzo. ( )

I once saw the words "border state" in a newspaper. That was how they labeled the country from which I came. It was a political term. Very appropriate, by the way. A border state is nonexistent. There is something on one side and something on the other side of the border, but there is no border. There is a highway, and a field of gratin with a farmhouse under tall, thirsty trees, but where is the border between them? It's invisible. And if you should happen to stand on the border, then you too are invisible, from either side.

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