Lorenzo Bartoli (1977–2014)

Ho finito di leggere il primo numero di Trapassati Inc, l’agenzia della morte, il 4 gennaio di quest’anno. Avevo ancora qualche tiepida speranza che l’appuntamento per mamma non fosse imminente, invece, dopo due giorni, in un corridoio della clinica mi è stato confermato che la cosa non era procrastinabile, mancava solo la data, i soliti convenevoli e poi i rituali. Il secondo volume arriva dopo meno di un anno, nell’approssimarsi della prima ricorrenza di quella breve, ma drammatica passione che, oggettivamente, ha lasciato il segno. Ma questa volta la lettura è diversa, perché la morte, l’agenzia della morte, con i suoi disguidi, mi sembra come l’anagrafe del comune, come un asl dove si richiede la tessera sanitaria, un luogo dove si fissa un adempimento necessario. E soprattutto vedo quella data, quella che fisseranno per me, come un momento di pace, di serenità, sarà un riposo eterno, o la fine di tutto, o sarà un rincontrarsi, e allora l’inizio di un nuovo tutto. In ambedue le ipotesi c’è un futuro anche dopo la morte e allora non posso non apprezzare lo spirito dissacrante con cui diversi autori italiani hanno immaginato un’agenzia da cui poi è nato John Coe, sempre per la scuderia Bonelli.… (meer)

Con questo numero l’Eura editoriale riprende la proposta di autori italiani, interrompendo la lunghissima sequenza di fumetti di maestri argentini, Robin Wood su tutti. John Doe, uno dei protagonisti delle storie della Bonelli, fa un mestiere particolare, lavora per la Trapassati inc., una società che si occupa di gestire la morte. Un fumetto sicuramente originale sia per il tema che per il modo con cui l’affronta. Le storie sono sostanzialmente brevi ma sempre autoconclusive e questo aiuta a gustarsi la lettura. Devo dire che mentre Napoli ground zero mi ha sostanzialmente deluso ho trovato questa lettura molto piacevole.… (meer)