Giorgio Cavazzano

In un elegante cofanetto una bella idea della Bonelli; affidare a 12 autori di fama, anzi tredici con due che più di fama non si può, Alfredo Castelli e Tiziano Sclavi, 34 pagine di Groucho; albi singoli, di facile leggibilità che hanno anche la capacità di rendere a Groucho il posto che merita all’interno del condominio di Craven Road, n. 7. Relegato, quindi, Dylan Dog al ruolo di comprimario vengono anche evidenziati i limiti dell’eroe con la camicia rossa. Dicevamo vari autori; ma che autori: vado in ordine di albo: Zerocalcare; Maicol e Mirco; Luca Enoch; Riccardo Torti; Tito Faraci e Silvia Ziche; Sio; Giacomo Bevilacqua; Francesco Artibani e Giorgio Cavazzano; Paola Barbato e Luigi Piccato; Marco Bucci e Jacopo Carnagni; Daw; Marco e Giulio Rincione; come detto Tiziano Sclavi e Alfredo Castelli. Ogni autore viene introdotto da una breve e sempre ironica scheda di Roberto Recchioni, l’attuale curatore di Dylan Dog. Un lavoro collettivo intelligente che va nel solco della nuova strada tracciata dalla casa editrice di Via Buonarroti. Chiaramente qualche albo piace di più, qualche albo di meno, ma, per fortuna, i gusti sono soggettivi.… (meer)

Per un grandissimo maestro della Disney italiana, come Cavazzano, non bastava un solo volume di questa raccolta monografica per autore proposta dalla casa editrice. Luca Boschi, al solito, accompagna il lettore in questo viaggio nel mondo paperesco di Cavazzano. In questo albo vengono proposte sette storie dell’autore che danno un perfetto inquadramento della bravura e della capacità poliedrica dell’artista. Nelle prime due storie Cavazzano fa una sorta di omaggio a Maurizio Nichetti, che da sempre ha impersonato un personaggio un po’ fumetto, ed alla sua fortunata trasmissione “Pista”. La terza storia, lunghissima, “Topolino e il collegamento multidimensionale” uscì in occasione del lancio dei walkie talkie con il giornale. Bellissimo l’episodio di Bambi e l’adozione da sogno lanciata in occasione di una campagna ambientalista a tutela del cervo sardo. In “Topolino e il ritorno di Babbo natale”, Topolino e Pippo danno una mano a Babbo Natale stesso a far ritrovare agli abitanti di Topolinia lo spirito del Natale. E per dare un senso pieno al mondo dei paperi, Paperone contro Paperone, un classico in cui entra in scena la fattucchiera Amalia e Super Pippo salvatore dell’Apollo. Doveroso ulteriore omaggio a Cavazzano.… (meer)

La sfortuna di Paperino è proverbiale e nelle mie vicissitudini di questi anni lo trovo come l’unico vero termine di paragone. Gliene andasse bene una, al povero Paperino che, per giunta, si trova anche a confrontarsi con l’incredibile fortuna dell’odiato cugino Gastone. E, come evidenziato dal titolo, la sfortuna è, per l’appunto, il filo conduttore di questo albo, le storie semplici e gradevoli riportano sempre allo stesso tema, mai che gliene andasse bene una, anzi quando uno sceicco lo cerca per portargli un diamante a ristoro delle sue disavventure, per il periodo di prova gli va tutto bene. Il diamante non gli verrà consegnato e tutto tornerà immediatamente come prima, con la sfortuna come eterna compagna di vita. La simpatia di Paperino è tale che la lettura delle sue incredibili storie non può che essere accompagnata da quel continuo sorriso che viene naturale pensando a lui.… (meer)