Ingrid Basso
Auteur van La stagione degli innocenti
Werken van Ingrid Basso
La stagione degli innocenti 2 exemplaren
Il consolatore 1 exemplaar
Resina 1 exemplaar
La notte del professor Andersen 1 exemplaar
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Libro triste e malinconico, dove la solitudine la fa da protagonista.
Il personaggio, voce narrante, descrive la sua vita di incredibile solitudine raccontandoci le sue peripezie ai funerali di, per lui, illustri sconosciuti a cui partecipa. Perchè lo fa? Perchè come dice lui "Non amo particolarmente gli uomini, ma la vita mi ha spinto a diventare un ostinato amante della famiglia."
Si può vivere una vita così solitaria e scostante come quella di Jakop, il protagonista, senza cadere nel ridicolo delle figure di palta che colleziona? Secondo il protagonista sì, perchè tutti i suoi tentativi di ritrovarsi all'interno di una famiglia, che non ha, corrispondono al suo desiderio di vita, di felicità.
Il libro non è di agevole lettura, è infarcito, fin troppo, di citazioni filologiche. Citazioni dotte e interessanti, se pur stancanti a volte; ma servono a dimostrare l'ambito in cui si muove il protagonista, persona di elevata cultura ma slegato dalla quotidianità. Ma lui nella sua cultura, nei sui studi filologici, ricerca il senso del suo esistere; i suoi studi sono la sua famiglia.
Arriva infine a capire che è impossibile spiegare ad altri chi è, perchè ognuno vede nell'altro solo quello che uno ricerca. Anche Agnes, la destinataria di tutto il racconto, non vede lui, ma vede solo il burattino Pelle (alter ego di Jakop e fonte di derisione).
Libro a mio parere troppo lungo e ripetitivo, ma indubbiamente interessante e ricco di citazioni che offrono parecchi spunti di riflessione. Su tutte quella del poeta barocco inglese John Donne: ’No man is an island entire of itself; every man is a piece of the continent, a part of the main...’… (meer)