Francisco J. Varela (1946–2001)

SUMÁRIO

[007] Prefácio: Humberto Mariotti;
(.)
[021] CAPÍTULO I - CONHECER O CONHECER;
(.)
[039] CAPÍTULO II - A ORGANIZAÇÃO DO VIVO
(.)
[065] CAPÍTULO III - HISTÓRIA, REPRODUÇÃO E HEREDITARIEDADE
(.)
[085] CAPÍTULO IV - A VIDA DOS METACELULARES
(.)
[105] CAPÍTULO V - A DIREVA NATURAL DOS SERES VIVOS
(.)
[135] CAPÍTULO VI - DOMÍNIOS COMPORTAMENTAIS
(.)
[157] CAP;ITULO VII - SISTEMA NERVOSO E CONHECIMENTO
(.)
[199] CAPÍTULO VIII - OS FENÔMENOS SOCIAIS
(.)
[227] CAPÍTULO IX - DOMÍNIOS LINGUISTICOS E CONSCIÊNCIA HUMANA
(.)
[261] CAPÍTULO X - A ÁRVORE DO CONHECIMENTO
(.)
[275] GLOSÁRIO
[279] FONTE DAS ILUSTRAÇÕES… (meer)

"L'albero della conoscenza" è un libro scritto da Humberto R. Maturana e Francisco J. Varela che spiega le radici biologiche della conoscenza umana. Il libro si basa sulla teoria della biologia della cognizione, che afferma che la conoscenza è un prodotto dell'esperienza e dell'interazione tra un organismo e il suo ambiente. La tesi principale del libro è che la conoscenza non è una rappresentazione del mondo esterno, ma piuttosto una creazione dell'organismo stesso. In altre parole, la conoscenza non è una copia del mondo, ma una costruzione dell'organismo che la possiede. Il libro sostiene che la conoscenza è un processo continuo di creazione e ricreazione, che si basa sull'esperienza e sull'interazione dell'organismo con il mondo. Inoltre, il libro afferma che la conoscenza non è una proprietà dell'organismo, ma piuttosto un processo che coinvolge l'organismo e il suo ambiente.

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"L'albero della conoscenza" sfida le tradizionali vedute sulla conoscenza in diversi modi. Ecco alcuni esempi:
La conoscenza non è vista come una copia del mondo esterno, ma piuttosto come una creazione dell'organismo che la possiede. Questo significa che la conoscenza non è oggettiva, ma piuttosto soggettiva e dipende dall'esperienza e dall'interazione dell'organismo con il mondo.

La conoscenza non è vista come una proprietà dell'organismo, ma piuttosto come un processo che coinvolge l'organismo e il suo ambiente. Questo significa che la conoscenza non è fissa o immutabile, ma piuttosto in continua evoluzione e cambiamento.

La conoscenza non è vista come qualcosa che può essere trasferito da un individuo all'altro, ma piuttosto come qualcosa che deve essere costruito da ciascun individuo attraverso la propria esperienza e interazione con il mondo.

La conoscenza non è vista come qualcosa che può essere diviso in compartimenti separati, ma piuttosto come un insieme di conoscenze interconnesse che si influenzano a vicenda.

In sintesi, "L'albero della conoscenza" sfida le tradizionali vedute sulla conoscenza affermando che la conoscenza è un processo continuo di creazione e ricreazione che coinvolge l'organismo e il suo ambiente, e che dipende dall'esperienza e dall'interazione dell'organismo con il mondo.… (meer)

> Babelio : https://www.babelio.com/livres/Watzlawick-Linvention-de-la-realite--Comment-savo...
> Psychologies magazine : https://www.psychologies.com/Culture/Maitres-de-vie/Paul-Watzlawick
> Psycha Analyse : Entretien avec Paul Watzlawick - 9 Pages - 1,2 Mo
> Psycha Analyse : Étude littéraire - La poésie en action dépassement de la négativité et reconstruction de la réalité - Mémoire 2005 (152 Pages - 4,8 Mo)
> Psycha Analyse : L'Invention de la Réalité - Contributions au constructivisme - Extraits (6 Pages - 172 Ko)

> Qu'y a-t-il AVANT ? Qu'y avait-il AVANT ?. — Chaque fois que nous cherchons la source d'une perception ou d'une idée, nous nous trouvons immanquablement face à un fractal dont les limites ne cessent de se diviser et donc de reculer. Et chaque point ou aspect que nous essayons d'approfondir révèle à son tour un grand nombre de détails et d'interdépendances. Une perception est toujours la perception d'une perception d'une perception… Comme une description est toujours la description d'une description… Nulle part où l'on puisse jeter l'ancre et dire : "C'est là l'origine de cette perception, et voilà comment elle s'est produite."
—F. Varela, "Le cercle créatif" in P. Watzlawick : L'invention de la réalité

> Se tenir au BORD. — Que voit-on du bord du système ? Comment, succombant à la tentation du langage, nous tombons à l'intérieur du système.
—G. Stolzenberg in P. Watzlawick : L'invention de la réalité

> Yvan Simonis. Paul WATZLAWICK (éd.) : L'invention de la réalité. Comment savons-nous ce que nous croyons savoir? Contributions au constructivisme, traduit de l'allemand par Anne-Lise Hacker, Éditions du Seuil, Paris, 1988, 374 pages, index.
In: Revue Anthropologie et Sociétés, Vol. 13, no. 2, 1989, p. 188–189. … ; (en ligne),
URL : https://id.erudit.org/iderudit/015090ar

> Paule Lebrun. Fritjof Capra, Entre Newton et le tao.
In: Nuit blanche, le magazine du livre, n° 33, 1988, p. 52-53. … ; (en ligne),
URL : https://id.erudit.org/iderudit/20097ac… (meer)