Francesco Cavalli-Sforza

Forse invece di Se questo è un uomo di Primo Levi o Diario di Anna Frank dovremmo far leggere questo libro nelle scuole, affinché sia ben chiaro a tutti che il razzismo non solo è scellerato, ma è anche stupido.

L'autore intraprende un lungo viaggio attraverso la spazio e il tempo per dimostrarlo. Inizia dai cacciatori e raccoglitori dei nostri tempi per raccontarci di quando tutta l'umanità aveva quello stile di vita.

Poi ci conduce lungo tutta l'evoluzione dell'essere umano, il suo diventare agricoltore per necessità, il suo aumento demografico, il bisogno di spostarsi e stabilirsi in nuove terre. Cavalli-Sforza ci mostra (e dimostra) come tutte le differenze che possiamo percepire con i nostri sensi (colori e forme diverse tra esseri umani) sono tutti frutto della nostra straordinaria capacità di adattarci a ambienti diversi. E dovremmo eliminare alcuni portatori di queste particolarità che mostrano la straordinarietà dell'essere umano?

Anche perché la scoperta del DNA ha inequivocabilmente dimostrato che i nostri mattoni biologici sono gli stessi per tutti gli esseri umani della Terra. Anzi, sono andati oltre. Si è chiesto: ha senso il razzismo? La supremazia di una “razza” sulle altre? La risposta è no, senza ombra di dubbio. Innanzi tutto, non esiste una “razza pura”: siamo tutti così incrociati tra di noi che nessuno può essere definito “puro” da un punto di vista genetico. E se anche qualche pazzo squilibrato si mettesse a incrociare esseri umani per raggiungere la “purezza” (come si fa con gli animali), otterrebbe individui sterili. Sai che bel risultato...

Quindi il razzismo non ha alcun senso e da esseri intelligenti dovremmo riconoscerlo per quello che è: paura, invidia, ignoranza, che non si combattono con la pigrizia o il non voler vedere, ma con la ricerca di soluzioni intelligenti che massimizzino il benessere di tutti. Come dice Cavalli-Sforza, non è necessario rendere l'uomo più buono e altruista di quello che è (un programma che sembra non avere speranze) per migliorare una situazione difficile. Basta cercare soluzioni intelligenti. … (meer)

This is a shorter version of their previous book "The History and Geography of Human Genes". Here is my review of that.

Absolutely stunning. The result of over 30 years' work by hundreds of scientists. A must for any historian, anthropologist, linguist or paleontologist. Should be of great interest to any scientist.

The authors have applied sophisticated statistical analysis to the evidence from samples of blood taken from thousands of people around the world. It is amazing how much information is teased out. Huge amounts of computing time were required.

They look at dozens of alleles (minor mutations) which can be traced in populations over space and time. The primary mathematical method is identification of principal components by multivariate analysis. Most interesting is the resulting geographical mappings of gene flow. There are very many of great interest. For example, they show the three major migrations into North America from Beringia. They confirm that the dispersion of farming out of Anatolia 8,000 years ago was from migrations of farmers rather than merely the spread of a farming culture.

The authors freely draw from the fields of anthropoly, paleontology and linguistics (and occasionally written history) to supplement and complement the genetic data.

(The work shows clearly that race is not of genetic significance, never mind what you may possibly read elsewhere due to misunderstanding.)… (meer)

> Babelio : https://www.babelio.com/livres/Cavalli-Sforza-La-Science-du-bonheur/474745

> Un livre riche de saveurs diverses, que l'on peut déguster par petites gorgées riches et parfumées, lentement en prenant son temps, ou, au hasard de son humeur, en picorant le chapitre ou les phrases qui correspondent à nos interrogations du moment.
C'est une invitation à faire une pause sur le chemin de l'art de vivre en paix avec soi et avec les autres.
—Danieljean (Babelio)… (meer)