Ricciotti Lazzero

Per oltre vent'anni il Partito Nazionale Fascista ha governato l'Italia e alla vigilia della sua caduta (il 25 luglio 1943) più di 23 milioni di cittadini ne avevano in tasca la tessera o portavano all'occhiello il suo distintivo.
Sono stati scritti migliaia di libri sul fascismo, ma tutti hanno identificato la storia di quel regime con quella personale di Mussolini, trascurando o sottovalutando l'organizzazione e il funzionamento di quell'organismo
che, penetrato capillarmente in tutti i settori della vita pubblica e privata, ha garantito la stabilità del sistema: il Partito Nazionale Fascista.
In questo libro Ricciotti Lazzero risponde per la prima volta in modo esauriente a tutti i perché?, a tutti i chi erano? e a tutti i cos'erano? del partito che per un ventennio mise l'Italia in camicia nera, descrivendone i più minuti meccanismi, le più delicate funzioni, la sottile e abile tecnica per manipolare le coscienze. Un libro che non racconta la «tecnica di un colpo di Stato», ma la tecnica dell'organizzazione di un consenso di massa durato vent'anni al quale si contrappose, come ricordò Giorgio Amendola, «solo un pugno di uomini».… (meer)

8 settembre 1943: dopo l'annuncio dell'armisnzio e la fuga del re e del governo da Roma, l'esercito italiano, privo di ordini, si sbanda. I soldati della Wehrmacht disarmano migliaia e migliaia di soldati
per i quali si apre la tragica via dei lager. Ma su una caserma continua sventolare il tricolore: è quella della Decima Mas, a La Spezia. È uno dei migliori reparti dell'esercito, lo comanda Junio Valerio Borghese che decide di continuare la guerra al fianco dei tedeschi e firma - come un antico capitano di ventura - un vero e proprio patto di alleanza con i nazisti. I suoi uomini credono di andare a combattere contro gli Alleati: saranno invece impiegati - salvo in rare eccezioni - in piccoli reparti sotto il diretto controllo del generale delle SS Karl Wolff nei rastrellamenti e nella lotta contro i partigiani. È una storia tragica, fatta di ferocia e di terrore, di idealismo e di opportunismo, di coraggio e di viltà che Ricciotti Lazzero ricostruisce nei minimi particolari basandosi sulla testimonianza diretta dei protagonisti e su documenti originali - molti dei quali inediti -, ristabilendo finalmente la verità su numerosi episodi controversi. Una storia esemplare di ambiguità, di doppio gioco, di trattative segrete condotte con gli Alleati direttamente dal "principe nero" che si preoccupa, mentre i suoi uomini muoiono credendo ciecamente in lui, di ottenere la propria immunità e impunità. Una storia sconvolgente che pone in luce le mille tragiche contraddizioni della repubblica di Mussolini.… (meer)

Dall'autunno del 1943 alla primavera del 1945 si svolse nella parte d'Italia occupata dai nazifascisti uno dei drammi meno conosciuti della seconda guerra mondiale, che vide in azione un corpo militare composto da italiani ma inquadrato, addestrato e formato ideologicamente direttamente dai nazisti. Le SS italiane, arruolate tra i soldati finiti nei lager dopo 1'8 settembre, giuravano fedeltà a Hitler, erano indipendenti dalla repubblica di Salò, e comprendevano idealisti e opportunisti, fanatici e uomini costretti a battersi dai nazisti con la minaccia di rappresaglie sui familiari. Create per combattere in campo aperto contro gli anglomericani agirono invece quasi esclusivamente come reparti di polizia nei rastrellamenti antipartigiani, con la stessa tragica "efficienza" dei loro colleghi tedeschi. Questo libro ricostruisce con minuziosa precisione la storia del' reparto, attraverso i documenti, i giornali, le fotografie; per la prima volta dalla fine della guerra risuscita un fantasma, scomodo per molti e dimenticato dai più, citando fatti e circostanze, riportando, in appendice al volume, l'elenco con i nomi e i gradi degli appartenenti al reparto italiano che volle essere, a tutti gli effetti, nazista.… (meer)