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Ottiero Ottieri (1924–2002)

Auteur van The Men at the Gate

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Over de Auteur

Bevat de naam: Ottieri Ottiero

Werken van Ottiero Ottieri

The Men at the Gate (1959) 31 exemplaren
I divini mondani (1991) — Auteur — 8 exemplaren
Contessa (1976) 8 exemplaren
Tempi stretti (2012) 6 exemplaren
Il campo di concentrazione (2020) 4 exemplaren
Il poema osceno (1996) 4 exemplaren
I due amori (1983) 3 exemplaren
Vi amo (1988) 3 exemplaren
La corda corta — Auteur — 2 exemplaren
Di chi è la colpa (1979) 2 exemplaren
L'irrealtà quotidiana (2004) 2 exemplaren
I venditori di Milano 2 exemplaren
Una tragedia milanese (1998) 1 exemplaar
La linea gotica 1 exemplaar

Gerelateerde werken

L'eclisse [1962 film] (1962) — Auteur — 65 exemplaren

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Algemene kennis

Leden

Besprekingen

Nel 1998, a 74 anni, Ottieri si diverte a citare Trainspotting e a descrivere una corte dei miracoli che, con sullo sfondo una Milano più che mai opaca e finta, gira attorno a un vecchio e stanco medico (forse alter ego di Ottieri stesso?). La vita, la morte, il sesso e molto sarcasmo. Con questa lettura comprendo che dopo la parentesi industriale degli anni '50, è l'Ottieri della fine dei '60 (vedi I divini mondani) a definirne lo stile maturo che si troverà fino agli ultimi libri.… (meer)
 
Gemarkeerd
d.v. | May 16, 2023 |
È il 1957 e con Ottieri (nella collana Einaudi I Gettoni curata da Elio Vittorini) nasce il romanzo industriale. Non siamo ancora alla compiutezza di Donnarumma (1959) o La linea gotica (1963), ma questo romanzo ha i suoi pregi. Pur con una scrittura spesso "macchinosa", Ottieri qui sa entrare nel vissuto personale molto di più, parlando più che di vita di fabbrica di un momento storico. Ci si attacca facilmente al protagonista Giovanni Marini (che Ottieri nomina per nome o per cognome a seconda di scene o contesti), alla sua progressiva "professionalizzazione", alla partecipazione politica, alla velleitareità con cui gestisce la relazione con Emma, co-protagonista a sua volta operaia e per molti versi più sensibile e più condannata al suo destino. Una nota sull'edizione Hacca: meritevole la ripubblicazione, buoni gli apparati (soprattutto la prefazione di Lupo), discutibili le scelte di carta e stampa (che temo siano un marchio di fabbrica), brutta e immotivata (nonché non confrontabile con quelle bellissime Einaudi d'epoca) la copertina.… (meer)
 
Gemarkeerd
d.v. | May 16, 2023 |
Un Ottieri della fine degli anni ’60 (ero rimasto alle opere “industriali” scritte tra la fine dei ’50 e l’inizio dei ’60) che apparentemente fa un po’ l’Arbasino e si diverte con leggerezza a castigare i fasti di un certo jet set che oggi suona forse ancora più fantascientifico - soprattutto grazie alla trama di situazioni e battute quasi lisergica costruita da Ottieri. Divertente, breve, volutamente non dotato del peso specifico dei romanzi industriali citati sopra.
 
Gemarkeerd
d.v. | May 16, 2023 |
In bilico tra il saggio e il romanzo, in ogni caso pervaso da una vena prepotentemente autobiografica. È la narrazione dell'avvicinamento di un uomo di cultura al mondo dell'azienda, della fabbrica, ma è anche storia di uno sviluppo personale che rende la propria indole progressivamente più fredda, appuntiva, aziendale per l'appunto. Si inizia dai turbamenti e dalle nevrastenie del figlio unico, dalla solitudine cittadina e la progressiva conoscenza del mondo aziendale, fra Milano e Roma. Si passa attraverso la parentesi della malattia (la meningite, effettivamente sofferta da Ottieri) e si giunge a una maturità di visione con l'esperienza di Olivetti a Pozzuoli (la stessa di cui si parla in Donnarumma all'assalto). Il libro si chiude con il ritorno a Milano e il pieno orientamento nel mondo aziendale (il convegno).… (meer)
 
Gemarkeerd
d.v. | May 16, 2023 |

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