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Sergio Atzeni (1952–1995)

Auteur van Bellas mariposas

18 Werken 174 Leden 2 Besprekingen

Over de Auteur

Bevat de namen: Sergio Atzeni, Sergio Atzeni

Werken van Sergio Atzeni

Bellas mariposas (1996) 39 exemplaren
Bakunin's Son (1991) 36 exemplaren
Passavamo sulla terra leggeri (2003) 36 exemplaren
Apologo del giudice bandito (1986) 21 exemplaren
Il quinto passo è l'addio (1995) 11 exemplaren
Gli anni della grande peste (2003) 6 exemplaren
I sogni della citta bianca (2005) 4 exemplaren
Fiabe sarde (2002) 4 exemplaren
Raccontar fole (1999) 3 exemplaren
Sì... otto! 1 exemplaar

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Algemene kennis

Geboortedatum
1952-10-14
Overlijdensdatum
1995-09-06
Geslacht
male
Nationaliteit
Italy
Geboorteplaats
Capoterra, Italy
Plaats van overlijden
Carloforte, Italy

Leden

Besprekingen

Un libro piccino con fresche ilustrazioni in bianco e nero e una bellissima presentazione di Albino Bernardini, il coraggioso maestro autore di Un anno a Pietralata, da cui Vittorio De Seta nel 1972 trasse il suo Diario di un maestro.
Questo ventaglio di fiabe popolari ci svelano l'antica Sardegna attraverso maghi, folletti, fate, pastori e banditi.
E' dedicato ai bambini, che lo troveranno di facile e accattivante lettura, ma - come recita la nota in quarta di copertina, è rivolto ad un'età dai "3 agli 80 anni".… (meer)
 
Gemarkeerd
cometahalley | Aug 1, 2013 |
recensione di Spirito, P., L'Indice 1991, n. 7

"Vai a Guspini, i Guspinesi hanno buona memoria, era un loro compaesano, sanno tutto, se chiederai racconteranno. E scoprirai quel che resta di un uomo, dopo la sua morte, nella memoria e nelle parole altrui". Già nelle prime frasi de "Il figlio di Bakunìn" sono racchiusi e riassunti la trama e il significato del secondo romanzo breve di Sergio Atzeni. "Il figlio di Bakunìn si discosta dalle atmosfere mitiche della terra d'origine quel tanto che basta per dare al racconto un taglio meno epico e allusivo ma più partecipe, più emotivo. E il risultato conferma le buone capacità dello scrittore, certo uno dei nomi più promettenti nel panorama della cosiddetta narrativa giovane.
Il racconto è ambientato nella Sardegna dei nostri giorni, dove un ragazzo avvia un'indagine personale per scoprire chi era Tullio Saba, l'uomo conosciuto in gioventù da sua madre prima del matrimonio. Registratore alla mano, il giovane comincia a intervistare tutte le persone che hanno conosciuto Saba, detto appunto "il figlio di Bakunìn". La struttura formale del testo segue la semplice trascrizione delle registrazioni: le testimonianze dirette si susseguono una dopo l'altra, svelando poco alla volta la storia di un minatore affamato di libertà sia prima, che durante e dopo la guerra e il fascismo sull'isola. L'architettura corale della narrazione è poi arricchita e felicemente complicata dai contraddittori dell'istruttoria, dalle versioni contrastanti, dai pareri ora discordi ora coerenti, dai ricordi sfumati o dilatati. Comparse e protagoniste al tempo stesso, le figure chiamate a recitare aggiungono ricordi al ricordo, e brandelli di vita si innestano nell'ordito più vasto di un'altra esistenza. L'effetto è quello di un gioco labirintico dove la verità sfugge ogni volta che appare a portata di mano, la pedina - il giovane intervistatore che rimane anonimo e solo alla fine compare direttamente sulla scena - si sposta seguendo gli scarti temporali del caso, e il racconto si fa metafora del raccontare.
Lavorando sul linguaggio con l'uso continuo, ma non esagerato, di vocaboli e motti tratti dall'idioma sardo, Atzeni riesce - senza inciampare in regionalismi di maniera - a creare una suggestiva polifonia di voci narranti. Meno, però, di quanto avrebbe forse potuto se avesse adeguato con più decisione il gergo al carattere dei personaggi.
Assassino, ladro e ribelle, anarchico indomabile, capopopolo illuminato, musicista fallito, amante irresistibile, genio di raffinata sensibilità o spirito rozzo e corruttibile: il figlio di Bakunn è tutto ciò e forse nessuna di queste cose. Anche di fronte alla rivelazione finale la realtà resta sospesa, per l'autore, per il lettore, per il giovane indagatore: "Non so quale sia la verità, se c'è verità. Forse qualcuno dei narratori ha mentito sapendo di mentire... O, ipotesi più probabile, sui fatti si deposita il velo della memoria, che lentamente distorce, trasforma, in favola, il narrare dei protagonisti non meno che i resoconti degli storici".
… (meer)
 
Gemarkeerd
Biblia | Aug 1, 2006 |

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Statistieken

Werken
18
Leden
174
Populariteit
#123,126
Waardering
3.8
Besprekingen
2
ISBNs
32
Talen
5

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